Violenza contro le donne Un bollettino di guerra

Sempre più bassa l’età media delle vittime. Centinaia le richieste di aiuto

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di Michele Andreucci

Un vero e proprio bollettino di guerra. È sempre più bassa l’età media delle donne vittime di violenza e per il 70% si tratta di abusi subiti da oltre cinque anni. È la drammatica fotografia scattata dai Centri anti violenza che operano nella Bergamasca in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne“, in programma venerdì. Un fenomeno, quello della violenza sulle donne, in preoccupante aumento anche nella provincia orobica, visto che le varie strutture nel 2022 hanno ricevuto centinaia di richieste di aiuto.

Il solo Centro anti violenza dell’associazione “Aiuto Donna“ di Bergamo (con sedi anche a Dalmine, Seriate, Vigano San Martino e Terno d’Isola), dall’inizio dell’anno, è stato contattato da 694 donne, accolte da una settantina di operatrici che le stanno guidando in un percorso di "consapevolezza e autodeterminazione".

Delle quasi 700 donne che si sono rivolte all’associazione “Aiuto Donna“, il 70% è italiana, il 40% ha tra i 38 e i 57 anni, mentre sono in aumento le donne più giovani che chiedono aiuto (il 18% ha tra i 18 e i 27 anni). Il 40% ha un lavoro stabile e nel 70% dei casi il maltrattamento dura da 5 anni, con violenze fisiche, psicologiche, economiche, sessuali e stalking. Solo il 35% delle donne sporge denuncia. Nell’85% dei casi chi mette in atto la violenza è il partner. Quest’anno le tre reti istituzionali anti violenza di “Aiuto Donna“ hanno collocato in protezione 36 donne e 50 minori in case rifugio. La situazione non è migliore nelle altre zone della Bergamasca. A Treviglio sono state già 195 le donne che si sono rivolte quest’anno al centro anti violenza gestito dalla cooperativa Sirio. Consistenti anche i numeri della Rete anti violenza “Penelope“ che interessa gli ambiti Valle Brembana, Valle Imagna e Villa d’Almè e che ha sede a San Pellegrino, con due sportelli anche a S.Omobono Terme e Almenno San Bartolomeo. "Dal 2018 ad oggi - sottolinea la coordinatrice Francesca Capelli - sono state oltre 200 le donne che hanno preso contatti con il nostro Centro anti violenza e di queste oltre 140 hanno iniziato un percorso con le nostre operatrici. Da gennaio 2022, invece, si sono rivolte a noi 50 donne e 34 sono state prese in carico".