Vigili del fuoco, 'valzer' fra una caserma e l'altra della valle

Sondrio, i sindacati denunciano carenze di organico

Pompieri in azione

Pompieri in azione

Sondrio, 1 agosto 2019 - La carenza di personale al Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Sondrio continua a farsi sentire. Ieri il distaccamento di Tirano è stato operativo tutto il giorno, ma per permettere questo è stata decisamente «impoverita» la sede centrale di Sondrio, che nel turno diurno aveva a disposizione solo 9 uomini.

Un numero davvero esiguo, basti pensare che secondo l'ordine di servizio firmato poco più di un anno fa dall'allora comandante Giuseppe Biffarella, e ancora valido, «è fissato a 12 l'organico minimo della sede centrale, eccezionalmente riducibile a 11 unità, a significare una presenza minima di personale in servizio sul territorio provinciale pari a 31 unità». Ma ieri si è andati decisamente sotto: nei distaccamenti di Mese, Morbegno e Valdisotto erano al lavoro 5 uomini per ogni sede, a Tirano 3 e a Sondrio, come detto, 9. Totale: 27 unità, quattro in meno rispetto al minimo fissato per garantire al meglio l'attività di soccorso, «considerando che organici numericamente inferiori a 31 unità – si legge ancora nel documento – determinano evidentemente ripercussioni sull'operatività delle sedi di servizio».

«Nella sede centrale – afferma Franco Venini dell'associazione sindacale Conapo – ci sono i mezzi speciali, come carro-aria, l'autobotte, l'autoscala e la fotoelettrica. In queste condizioni, se ci trovassimo di fronte ad una emergenza, anche minima, tutto il sistema salterebbe e non potremmo garantire il soccorso». Intanto, sono state autorizzate 120 euro di straordinario in più rispetto alle 240 già preventivate, e il monte-ore è quindi salito a 360 proprio per poter fronteggiare il periodo di emergenza «Ma non basta – commenta Marco Paganoni dell'Usb Vvf -. Possono sembrare molte ore, in realtà garantiscono al massimo una persona in più nei periodi più delicati. Sarebbe più utile richiamare al servizio operativo personale dislocato negli uffici o che, addirittura, si reca fuori provincia regolarmente per lavori di tipo amministrativo».