Viaggio solo andata a Kiev Fotoreporter per otto anni

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di Federica Pacella

Quando nel 2014, prese un biglietto di sola andata per Kiev, dove iniziavano a registrarsi proteste, portò con sé una valigia pensando di restare giusto un paio di settimane. Il lavoro in Ucraina, invece, per la fotoreporter Francesca Volpi è durato 8 anni, tanto da costituire un archivio di immagini che documentano la lunga guerra, dalla prima invasione russa della Crimea a quella del 24 febbraio del 2022. Dal 22 gennaio gli scatti che raccontano l’orrore del conflitto ma anche scene di quotidianità saranno esposte a palazzo Mo.Ca., a Brescia (fino al 12 febbraio), grazie a Bcc Agrobresciano, che ha voluto realizzare la mostra, e al Comune di Brescia, che ha messo a disposizione il palazzo per l’esposizione che rientra nel programma di Capitale della Cultura. "Sono molto grata alla decisione di Bcc Agrboresciano per questa iniziativa – diceVolpi –. Documentare non significa prendere posizione per l’una o l’altra parte, ma la mostra è un gesto di grande solidarietà per il popolo ucraino". La mostra presenta tre sezioni dedicate alle proteste del 2014 a Kiev e la successiva annessione della Crimea, alla nascita dei movimenti separatisti nell’Est, l’inizio della guerra del Donbas e all’attuale invasione russa, con opere del marzo 2022 che rivelano la minaccia per il futuro di un Paese. Emblematica la locandina: una foto da Odessa, dove i cittadini avevano coperto le opere d’arte con sacchi di sabbia, per difendersi e proteggere arte di valenza culturale e identitaria. "Ci saranno immagini che riportano il dramma della guerra, ma anche scene di quotidianità nella guerra, perché la vita va avanti". In una guerra che porta con sé anche tanta propaganda, gli scatti di Volpi, che collabora con testate internazionali, sono documenti che consentono di mettere in fila i fatti, con uno sguardo al dramma vissuto dalle persone.