Presunti abusi al preseminario, il vescovo di Como: "No alla caccia all'untore"

Lettera apera di monsignor Oscar Cantoni alla su adiocesi: "Cerchiamo la verità senza paure"

Monsignor Oscar Cantoni

Monsignore Oscar Cantoni

Colorina (Sondrio), 19 novembre 2017 - Occorre cercare la verità, «senza paura» e «senza ricorrere al vano tentativo di nascondere alcunché» ma anche evitando «una caccia all'untore di manzoniana memoria». Lo scrive in una lettera aperta alla sua diocesi il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, intervenendo sulla vicenda dei presunti rapporti omosessuali, secondo alcuni testimoni invece abusi, nel preseminario San Pio X in Vaticano, affidato alla diocesi di Como.

«Il primo atteggiamento da sottolineare è di guardare in faccia alla realtà, senza paura, con grande serenità, senza ricorrere al vano tentativo di nascondere alcunché, senza nemmeno dare l'immagine di voler minimizzare le notizie (vere o tendenziose che siano!), per giungere alla certezza della verità», rileva il vescovo. Ma «evitiamo - è l'appello di monsignor Cantoni - di coltivare quei sentimenti di sospetto e di allarme, tanto presenti nei mass media, che vorrebbero inculcare una permanente e diffusa caccia all'untore di manzoniana memoria».