Giallo in Valmalenco, droni e cani molecolari sulle tracce di Mattia

Anche la tecnologia in campo per ritrovare il giovane agente di commercio

Le ricerche di Mattia Mingarelli

Le ricerche di Mattia Mingarelli

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 15 novembre 2018 -  Otto giorni, e ancora nessuna traccia di Mattia Mingarelli, il 30enne comasco di Albavilla, di professione agente di commercio, scomparso nel nulla venerdì 7 dicembre nella zona dei Barchi in Valmalenco, sopra San Giuseppe.

Il giovane non si trova, nonostante cinquanta persone lo stiano cercando in lungo e in largo da giorni, nonostante l'area boschiva nella zona della sua baita sia stata sorvolata anche da due droni e da un elicottero, nonostante siano impegnati anche cani molecolari arrivati direttamente da Firenze.

Non si trova, forse perchè Mattia non è più lì. Un pensiero che, inevitabilmente, hanno avuto anche gli inquirenti che, nonostante lo sconforto per le ricerche finora senza esito, non mollano. Venerdì 14 dicembre in Prefettura a Sondrio si è tenuto un tavolo tecnico per analizzare lo stato dell’attività di ricerca di Mattia Mingarelli. Al vertice hanno preso parte il prefetto, Giuseppe Mario Scalia, il procuratore della Repubblica di Sondrio, Claudio Gittardi, i vertici delle Forze dell'ordine, ma anche rappresentanti della Provincia, dei Vigili del fuoco, della Protezione civile, del Soccorso alpino e di Areu.

«Il prefetto e il procuratore hanno ringraziato per il notevole impegno profuso da un team, composto da circa 50 persone, per ogni giorno di ricerca – si legge in una nota diramata al termine dell'incontro dalla Prefettura -. E’ stata controllata un’ampia area, nonostante le avverse condizioni meteo, con l’ausilio di unità cinofile altamente specializzate, di due droni e di un elicottero che ha effettuato diversi sorvoli. Dopo un’attenta valutazione è emersa l’opportunità di proseguire le ricerche con modalità tecniche più specifiche. Per ragioni investigative il centro di coordinamento viene spostato presso il Comando dei carabinieri di Chiesa in Valmalenco».

Ricerche, ma anche indagini. Sono attesi i risultati dei rilievi effettuati in questi giorni nella baita e nel Ristoro Barchi dai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del Reparto operativo del Comando provinciale di Milano , inviati agli esperti del Ris di Parma, così come il cellulare di Mattia, trovato sabato mattina dal gestore della trattoria, Giorgio Del Zoppo, l'ultimo a vederlo prima che sparisse. Indagini anche attorno all'auto del 30enne, un'Audi A1 parcheggiata a San Giuseppe e sotto sequestro. Non è passato inosservato il finestrino da lato conducente rotto: sono stati gli stessi carabinieri a infrangerlo per poter far entrare nell'abitacolo i cani molecolari.