Valfurva, lo slalom dei preti rinforza la fede

In Valtellina 70 sacerdoti da tre nazioni d’Europa. Nel segno dell’unità

I VOLTI La fatica e la gioia di aver compiuto una piccola impresa: tre religiosi soddisfatti

VALFURVA, GARA DI SCI PRETI - FOTO(NATIONAL PRESS/ORLANDI).

Sondrio, 14 marzo 2018 - Italiani, svizzeri, francesi e anche polacchi. Tutti sacerdoti o seminaristi. Hanno svestito tunica e stola, ma solo per indossare tuta e sci e sfidarsi sulle piste di Santa Caterina Valfurva, in provincia di Sondrio. È la Alfred Dalavay Challange, giunta alla 57esima edizione, manifestazione arrivata per la prima volta sulle montagne valtellinesi. Due giorni di gare serrate, con un pizzico di pressione, seppur tra loro fossero in molti abituati a praticare lo sport invernale. Lunedì e ieri circa 70 preti hanno inforcato gli sci e affrontato la prova dentro a una nevicata portentosa.

A vincere è stata soprattutto l’unione, uno spirito che gli stessi organizzatori, tra cui don Gianluca Dei Cas (parroco di Valfurva) e don Stefano Bianchi (parroco di Livigno) hanno ritenuto centrale: «Lo spirito dell’evento è la fraternità tra i sacerdoti». Un tradizione nata grazie all’idea di Alfred Dalavay, sacerdote francese dell’Alta Savoia che creò l’evento nel 1962 per riunire gli amici. La Challange è anche un importante momento di scambio, come sottolineato dal parroco di Tirano, Nicola Schivalocchi, anche lui tra i preti-sciatori di questi giorni: «Sono state giornate cariche di sportività, ma anche di connessione. Un’occasione per ritrovare i volti di amici che si incontrano ogni anno per condividere giorni belli. I pranzi e le cene, inoltre, sono stati momento di scambio. Sedendoci attorno a un tavolo abbiamo avuto modo di raccontare le nostre esperienze».

Tutti hanno voluto assaporare fino in fondo il territorio che li ha ospitati: c’è stato chi, dopo le gare, ha passato il pomeriggio alle terme, chi ha continuato a sciare e chi ha visitato il museo degli antichi mestieri di Valfurva. Un centinaio di persone si sono, infine, raccolte per l’ultimo pranzo in compagnia di vecchi e nuovi amici e per condividere le premiazioni: un trionfo azzurro. I sacerdoti italiani sono stati i più forti nella classifica per nazioni e anche in quella per diocesi (quella di Como, ospite dell’evento, in testa). E lunedì il vescovo della diocesi di Como, monsignor Oscar Cantoni, ha celebrato la messa nella chiesa parrocchiale di Valfurva.