Val di Mello, presa in giro sul sentiero

L’opera contestata era stata ridisegnata con l’accordo di guide alpine e ambientalisti, ma il progetto presentato è di nuovo quello che aveva scatenato la protesta

Sentiero per disabili

Sentiero per disabili

Sondrio, 17 settembre 2019 -  In Val di Mello la realizzazione di un sentiero per disabili in grado di garantire il minor impatto possibile all’interno della riserva naturalistica sembrerebbe essere a rischio. Nei giorni scorsi, infatti, Mountain Wilderness ha lanciato l’allarme sottolineando come il progetto portato avanti dal 7 maggio ad oggi sia quello originale e non, come avrebbe dovuto essere, quello sul quale il Movimento per la tutela della Val di Mello aveva trovato un accordo con l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste. La proposta di Ersaf – di realizzare un sentiero ad accesso facilitato – nella riserva aveva suscitato un ampio movimento di protesta ma, grazie ad un continuo e proficuo confronto, a cui aveva preso parte anche l’assessore alla Montagna di Regione Lombardia Massimo Sertori, e le varie anime del Movimento per la tutela della Val di Mello – che riunisce al proprio interno, tra gli altri, il Cai, la Sem, i Ragni di Lecco, le Guide alpine, gli Operatori della Val Masino e Mountain Wilderness – i soggetti coinvolti erano riusciti a raggiungere un accordo condiviso. Nei giorni scorsi è però stata proprio Mountain Wilderness a sottolineare come il progetto avviato all’iter burocratico dagli enti non sia stato quello concordato ma, bensì, quello precedente che tanti mal di pancia aveva provocato tra chi, guide alpine in testa, vuole preservare al massimo la riserva naturalistica della Val di Mello.

«A luglio l’amministrazione ed Ersaf hanno riproposto nuovamente il vecchio progetto – sottolinea Gabriella Suzanne Vanzan di Mountain Wilderness - trasmettendo tutta la documentazione alla Commissione tecnicoscientifica della riserva a fine luglio, con preghiera di esprimere il proprio parere entro 30 giorni». Immediata è partita la segnalazione a Ersaf da parte degli attivisti e l’ente regionale si è impegnato a rivedere il progetto, a firma del direttore generale di Ersaf che, però, secondo Vanzan «risulta identico al progetto originario, se non per 3 o 4 voci stralciate, nessuna delle quali riguarda il sentiero». Deluso per quanto accaduto Jacopo Merizzi, delle Guide Alpine della Val di Mello: «L’accordo che avevamo raggiunto è stato frutto di un lavoro lungo e sofferto. Non è nostro compito controllare e vigilare affinché i patti vengano rispettati. Noi vogliamo solamente che la Val di Mello possa rimanere bellissima». A rassicurare è il direttore di Ersaf, Alessandro Fede Pellone: «Ci siamo impegnati per realizzare un sentiero che garantisca il minor impatto ambientale e, al contempo, permetta il passaggio delle jolettes e così faremo». «Il progetto integrato presentato – sottolinea il sindaco Simone Songini – mi sembra che coincida in tutto con quanto concordato con tutti i soggetti coinvolti».