Sondrio, al via la vaccinazione antinfluenzale

L’Ats della Montagna avvisa i cittadini: dal prossimo 4 novembre le strutture sono a disposizione

Vaccino per combattere l'influenza

Vaccino per combattere l'influenza

Sondrio, 24 ottobre 2019 -  C’è già chi l’ha cercato da medici di base e farmacisti: dopotutto il freddo avanza e il vaccino antinfluenzale è il rimedio consigliato per non ammalarsi o limitare i problemi derivanti dall’influenza di turno. A breve gli interessati saranno soddisfatti: l’Ats della Montagna comunica che il 4 novembre parte la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Per la somministrazione del vaccino in tutto il territorio dell’Ats della Montagna, dall’alto lago alla Valle Camonica passando per la provincia di Sondrio, i cittadini potranno rivolgersi agli studi dei medici di medicina generale e presso gli ambulatori dell’Asst di Valtellina e Alto Lario e dell’Asst Valcamonica. Il vaccino sarà inoltre disponibile presso tutte le Rsa e le altre strutture socio-sanitarie.

L’Ats della Montagna ricorda che la vaccinazione antinfluenzale è un mezzo efficace e sicuro per proteggersi dalla malattia e dalle sue complicanze. Maggiore sarà il numero delle persone vaccinate, minore sarà il rischio di contrarre la malattia e di trasmetterla ai soggetti fragili che più facilmente possono incorrere in complicanze e ospedalizzazione. Lo scorso anno, sul territorio dell’Ats della Montagna, sono state vaccinate 52.127 persone di cui 41.365 ultrasessantacinquenni. La copertura è stata pari al 52%, superiore al dato medio regionale di riferimento (47.7%). Obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale è la protezione dei soggetti che, in caso di infezione, potrebbero riportare complicanze più gravi: persone di età pari o superiore ai 65 anni (nati nel 1954 e precedenti) e che, a prescindere dall’età, sono affette da malattie croniche come ad esempio diabete, tumori, patologie dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, renale, del sangue.

Il vaccino è inoltre raccomandato alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo o terzo trimestre di gravidanza, ai bambini a partire dai sei mesi d’età, ai bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico a rischio sindrome di Reye, medici e personale sanitario di assistenza, famigliari a contatto con soggetti a rischio, forze dell’ordine, polizia, vigili del fuoco, persone che, per lavoro, sono a contatto con animali potenziali portatori di virus influenzali non umani e donatori di sangue. In tutti questi casi la vaccinazione è gratuita. Oltre alla vaccinazione, che per l’Ats costituisce un fondamentale strumento di prevenzione dell’influenza, la trasmissione dei virus influenzali può essere contenuta adottando delle semplici misure comportamentali: lavaggio frequente delle mani, una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce e tossisce) e l’isolamento volontario a casa in caso di malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale.