Sondrio, i sindacati: "Campagna vaccinale, sono troppe le lacune"

I sindacati Cgil, Cisl e Uil mettono sotto accusa le autorità sanitarie: "È una vera corsa a ostacoli"

Problemi anche in Valtellina e Valchiavenna per trovare il vaccino antinfluenzale

Problemi anche in Valtellina e Valchiavenna per trovare il vaccino antinfluenzale

Sondrio, 27 novembre 2020 - Alle preoccupazioni per il Covid si aggiungono gli intoppi della campagna vaccinale antinfluenzale: ritardi e insufficienza di dosi. La denuncia da Cgil, Cisl e Uil.

"Siamo molto preoccupati che sugli anziani possano ricadere le conseguenze sanitarie, e anche economiche, della disorganizzazione della Regione. Riceviamo incessanti richieste di informazioni e lamentele sulla gestione della campagna vaccinale: ritardi, prenotazioni annullate, appuntamenti rinviati perché mancano i vaccini. Le persone sono preoccupate, indignate perché non è dato sapere come, quando e dove prenotare la propria dose, nonostante le recenti rassicurazioni uscite sulla stampa", scrivono. Nell’incontro con Asst del 7 ottobre le organizzazioni sindacali territoriali avevano dato disponibilità a veicolare le comunicazioni istituzionali. "Peccato che ogni sforzo sia stato vano, visto che le regole e le condizioni sono cambiate in corso senza che arrivasse una corretta e preventiva informazione alle organizzazioni sindacali - aggiungono -. Apprendiamo dalla stampa che “tutto riprenderà al più presto”, ma non possiamo che registrare come in piena emergenza pandemica sembra che vaccinarsi, per gli anziani, sia un’autentica corsa ad ostacoli".

"Dopo aver dato ai medici di base un numero di dosi insufficiente, pur avendole pagate molto più di altre regioni che hanno agito per tempo, le autorità sanitarie non hanno fatto alcuna programmazione che permettesse una campagna uniforme e questo sta minando fortemente l’efficacia dell’intervento preventivo". Era auspicabile, anche in vista delle future vaccinazioni per il Covid, "un’organizzazione in grado di tenere conto delle vere priorità e di consentire un accesso alla vaccinazione equo. Invece anche chi è riuscito a provvedere, pagandosi il vaccino si è trovato di fronte a tariffe che progressivamente sono lievitate", spiegano. Cgil, Cisl e Uil hanno sottoposto la cosa ai vertici lombardi, chiedendo un intervento per rendere omogenee le modalità di prenotazione e per semplificare le procedure. Partita male e in ritardo "la campagna vaccinale sta proseguendo anche peggio - dicono -. Servono procedure più semplici e snelle".