Una scultura con il muro di Berlino

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Da un viaggio a Berlino nell’estate 1990 ha portato a casa frammenti del muro abbattuto pochi mesi prima e filo spinato. è nata in quel momento nell’avvocato Nicola Tilli l’idea di far rivivere quei pezzi di storia ai quali un altro pavese, Fabio Tassi, ha dato forma realizzando una scultura. L’opera propone l’abbraccio di due figure che, unendosi, simbolicamente sconfiggono le barriere che le dividono, mandando in frantumi il muro. "Quando i reperti sono arrivati nel mio laboratorio e li ho toccati - ha dettto lo scultore - mi sono venuti i brividi ed è partita l’idea: è il mio modo di dire che i sentimenti e la voglia di amore possono far crollare qualunque barriera". È nata una sorta di icona itinerante alta 2.70 metri, a base quadrata di 1,20 metri e del peso di 290 chili, ma smontabile proprio per consentirne gli spostamenti. La scultura sarà presentata, in anteprima in Italia, nel castello di Tolcinasco, alle porte di Milano, alle 19,30 di venerdì 25 novembre e arriverà in Santa Maria Gualtieri a Pavia a fine gennaio, per il Giorno della memoria. "Ho potuto vedere il work in progress dell’opera - ha sottolineato l’assessore al commercio Robeta Marcone - e ho provato una forte emozione. Non ho avuto dubbi sul valore del messaggio che sarà rivolto ai cittadini, ma soprattutto ai giovani che saranno coinvolti attraverso le scuole". Perché in realtà tutto parte dalle scuole e dal concorso con il quale la Provincia mette in palio un viaggio nei luoghi dei campi di concentramento. "Ho vinto il concorso nel 1983 - ha raccontato Nicola Tilli, avvocato milanese ma pavese di nascita e molto legato alla sua città - quando il muro c’era ancora. Sei anni dopo frammenti di 155 chilometri di muro sono stati portati a casa da molti. I miei sono rimasti silenti finché non ho incontrato Fabio". È partito così Unwalled, un progetto tutto pavese che ha nella scultura il primo pilastro, ma è aperto ad altre proposte anche attraverso un blog.