Un po’ di respiro aprendo le dighe alpine al momento giusto

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In attesa di un ritorno alla normalità del clima potrebbe essere uno studio del Politecnico, l’Università degli Studi di Milano e il Consorzio dell’Adda a garantire un po’ di respiro ai grandi laghi lombardi. Si tratta del progetto ADDapt, finanziato dalla Regione, per definire strategie di gestione ottimale delle risorse idriche. Un algoritmo messo a punto dai ricercatori incrociando specifici indicatori di valutazione e tenendo conto dei differenti scenari climatici, del prezzo dell’energia e della domanda irrigua, permetterà ad esempio di capire quando e come aprire le dighe alpine.

Un particolare non secondario se si considera che le 70 grandi dighe della Lombardia coprono il 25% del fabbisogno elettrico nazionale e i soli invasi della Valtellina hanno una capacità di 500 milioni di metri cubi, il doppio della capienza del lago di Como. Creare una cabina di regìa in grado di decidere quando e quanto aprire il rubinetto, magari tenendo conto delle esigenze a valle e non solo delle quotazioni della Borsa elettrica, rappresenta una rivoluzione copernicana per prevenire buona parte dei problemi.

R.C.