Ucciso in Thailandia, il sogno spezzato di una seconda vita

Choc a Chiavenna per l'omcidio di Giuseppe De Stefani: "Non ci aveva mai detto di una nuova compagna"

La polizia thailandese sul luogo del ritrovamento del corpo, in un’immagine di “Studio Aperto”

La polizia thailandese sul luogo del ritrovamento del corpo, in un’immagine di “Studio Aperto”

Chiavenna (Sondrio), 23 gennaio 2018 - Chiavenna sotto choc per il macabro omicidio di Giuseppe De Stefani, 62enne originario della Città del Mera dove aveva ancora la residenza e viveva fino a qualche anno fa, quando si è trasferito in Thailandia. Proprio dal Paese del Sud Est asiatico è giunta ieri mattina la terribile notizia che ha sconvolto la comunità: il corpo di Giuseppe, ucciso tre giorni fa, è stato fatto a pezzi e bruciato, poi portato in una zona boschiva, probabilmente con una valigia i cui resti sono stati rinvenuti vicino al corpo. Un omicidio davvero efferato, sul quale sta ora indagando la polizia thailandese della provincia di Phichit, dove è stato rinvenuto il corpo. L’identificazione è stata resa possibile da un tatuaggio che il chiavennasco, che proprio ieri avrebbe compiuto 62 anni, aveva sulla gamba e che è stato riconosciuto da un conoscente.

I sospetti si sono presto concentrati attorno alla ex compagna di De Stefani, una 38enne thailandese, Rujira Eiumlamai, e sull’amante di lei, un uomo francese, identificato dai media locali solo come Maurice. I due sarebbero fuggiti dopo il delitto a bordo di una Toyota Yaris targata 1374 Samut Songkhram. Come rivelano i media locali, sarebbe stato trovato un biglietto in cui De Stefani accusa una donna malvagia di averlo amato solo per i suoi soldi. Le autorità sospettano che l’omicidio scaturisca da un triangolo amoroso. Il francese era già finito su una black list delle autorità thailandesi e sarebbe entrato nel paese asiatico attraversando illegalmente il confine con il Laos. Gli inquirenti hanno trovato il passaporto italiano di De Stefani a casa della donna, dove sono state rinvenute anche macchie di sangue. Sulla vicenda sono al lavoro l’Interpol e la Farnesina.

Giuseppe De Stefani, infermiere generico in pensione, era rimasto vedovo diversi anni fa, e dopo che la moglie, originaria di Campodolcino, era stata uccisa da un male incurabile aveva deciso di seguire il figlio in Thailandia, dove tutt’ora il giovane vive e ha avviato un’attività nel settore turistico, mentre un’altra figlia, Barbara, vive sempre a Chiavenna. Lì aveva conosciuto Rujira Eiumlamai, ma la relazione era già finita. I vicini di casa hanno infatti raccontato di continui litigi, e il biglietto scritto dal chiavennasco lascia pochi dubbi sulla fine della loro storia. "L’ho appena saputo  – racconta un’amica chiavennasca di Giuseppe – e non sapevo se i parenti fossero già stati informati. In realtà lo sapevano, anche perché il figlio Luca vive in Thailandia. Dopo la morte della moglie andava a stare là, almeno in inverno, ma tornava a Chiavenna un paio di volte all’anno. Non sapevo che si fosse risposato o che stesse con una donna del posto, non me l’aveva mai detto. Parlavamo spesso della Thailandia, Paese che conosco da più di vent’anni, raramente di altro".