Giallo in Thailandia: 62enne di Chiavenna ucciso, fatto a pezzi e bruciato

Si indaga sull'omicidio di Giuseppe De Stefani, riconosciuto grazie a un tatuaggio sulla gamba

La polizia scientifica in un'immagine d'archivio (Ansa)

La polizia scientifica in un'immagine d'archivio (Ansa)

Sondrio, 22 gennaio 2018 - Sarebbe stato un tatuaggio su una gamba parzialmente bruciata a consentire agli inquirenti di risalire all'identità dell'uomo ucciso, smembrato e dato alle fiamme tre giorni fa in Thailandia. Si tratta di Giuseppe De Stefani, pensionato, 62 anni, originario di Chiavenna, provincia di Sondrio. Lo ha reso noto la polizia thailandese della provincia di Phichit, dopo l'identificazione della vittima. La conferma è arrivata da un testimone che ha riconosciuto il tatuaggio. I resti sono stati ritrovati parzialmente bruciati su alcuni copertoni, in un bosco nella provincia di Phichit, nel nord della Thailandia. L'uomo, rimasto vedovo qualche anno fa, si era trasferito nel paese asiatico dove un figlio aveva un'attività commerciale.  Aveva sposato una donna del posto, di 38 anni, dalla quale si era separato e che, secondo la Polizia del posto, è coinvolta nella tragica fine dell'uomo.

La polizia infatti sta seguendo la pista del delitto passionale, arricchito da dispute su del denaro appartenente a De Stefani. In particolare si cercano Rujira Eiumlamai, 38 anni, ex moglie della vittima, e a un francese che si presume sia il suo amante. I due sono sospettati di aver tagliato il corpo dopo l'omicidio, richiudendolo in una valigia per trasportarlo fino a un'area isolata nel bosco, dove avrebbero dato fuoco al tutto. Gli inquirenti hanno trovato un passaporto italiano - quello della presunta vittima - a casa della donna, dove sono state rinvenute anche macchie di sangue. Dopo il delitto i due sarebbero fuggiti a bordo di una Toyota Yaris.

L'esperto della sicurezza dell'Interpol in Thailandia, Andrea Vitalone, ha coadiuvato le autorità locali per arrivare al riconoscimento della vittima. La polizia ha trovato un biglietto, che pare sia stato scritto da De Stefani, in cui l'uomo condannava una non precisata "donna malvagia", sostenendo che aveva detto di amarlo per ottenere i suoi soldi. Fonti della Farnesina rendono noto che l'ambasciata d'Italia a Bangkok, in stretto raccordo con il ministero degli Esteri, segue con attenzione il caso del connazionale ritrovato senza vita in Thailandia e si è fin da subito attivata con le autorità locali per svolgere tutte le verifiche di rito e prestare tutta l'assistenza necessaria.  "Ritornava a Chiavenna un paio di volte all'anno, dove ancora vive sua figlia", ricorda il sindaco della cittadina in provincia di Sondrio, Luca Della Bitta.