Tutto prenotato nelle valli

Dopo due anni da dimenticare nelle località della Bergamasca si torna a sorridere

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Una Pasqua col botto, dopo due anni difficili per le strutture alberghiere. È quella che si apprestano a vivere la valle Seriana e la valle Brembana: secondo il quadro tracciato da Promoserio e VisitBrembo, almeno l’80-90 per cento di ristoranti, alberghi e b&b sono occupati per il weekend pasquale e ci sono buoni auspici per i successivi fine settimana, con il 100% degli appartamenti prenotati. VisitBrembo rassicura comunque "chi vuole raggiungere la valle Brembana a farlo anche all’ultimo momento: qualche posto lo troverà senz’altro".

Anche perchè la tendenza degli ultimi anni è quella del last minute, come conferma Ascom Confcommercio Bergamo che registra un’occupazione delle camere tra il 70 e il 90 per cento nelle valli e riporta le aspettative degli operatori del settore anche sulle prenotazioni last minute, a copertura - anche se non totale - dei posti ancora disponibili. L’indagine Ascom Bergamo, basata sui dati rilevati dagli operatori del settore nelle principali località turistiche della Bergamasca, evidenzia il ritorno, sul Sebino, di svizzeri, olandesi e tedeschi, con Lovere e Sarnico che mantengono il loro appeal e nei weekend registrano un soddisfacente tasso di occupazione, con punte di completo full. La ripresa del turismo termale è confermata da San Pellegrino Terme, che torna a riempire le camere. "Il freno posto dalle misure anti-Covid si è allentato: le preoccupazioni date dai contagi e dalla guerra sono estremamente limitate e con esse anche le cancellazioni: poche", spiegano Maurizio Forchini e Michele Pesenti, rispettivamente presidente di Promoserio e VisitBrembo. Come detto, anche i laghi fanno registrare il sold out per Pasqua in tutte le maggiori località, a cominciare da Sarnico e Iseo. Oltre agli stranieri, anche i visitatori italiani affolleranno le strutture ricettive del Sebino. A differenza degli altri grandi laghi lombardi (Garda in testa), non pesa l’assenza dei turisti da Mosca e dintorni, da sempre poco affezionati al timido e poco chiassoso Sebino. Dpo due anni, inoltre, Pasqua segna il tutto esaurito anche nei ristoranti bergamaschi: 1.516 locali offrono più di 90mila coperti. L’indotto stimato da Ascom Confcommercio Bergamo, compresa la giornata di Pasquetta, ammonta a circa 9 milioni di euro. Per il menù delle festività si va dai 40 agli 80 euro, cifra che sale fino a 120 euro per i locali più blasonati. Non mancano i locali che hanno deciso di tenere aperto sia a pranzo che a cena, a Pasqua e Pasquetta.

Michele Andreucci