Incidente sui binari, sul treno un viaggio da incubo lungo sei ore

Sondrio, il sindacalista Giorgio Nana boccia la gestione delle emergenze

Disagi per i pendolari

Disagi per i pendolari

Sondrio, 28 novembre 2017- È noto, «quando capita un incidente sulla linea ferroviaria, non si può toccare niente fino all’arrivo del magistrato. Ma un gestore normale di un servizio pubblico avrebbe messo a disposizione due pullman sostitutivi, portato i viaggiatori a Lecco e, da lì, con un altro treno, a destinazione». È sempre Giorgio Nana, segretario provinciale della Filt Cgil, ad alzare la voce in difesa del centinaio di pendolari che, l’altra sera,«sono rimasti sul treno per sei ore». 

Il convoglio delle 20.40, partito da Sondrio e diretto a Milano Centrale, è arrivato a destinazione alle 3 di notte, dopo un incidente capitato a Mandello: lungo i binari, nei pressi della galleria San Giorgio, è stato rinvenuto il corpo senza vita di una donna moldava. Sul posto sono arrivati gli uomini della Polizia ferroviaria, i vigili del fuoco, i carabinieri e l’ambulanza. Spazientiti per la lunga attesa e per un viaggio che minacciava di essere infinito, i viaggiatori, tra i quali molti studenti, hanno scritto una serie di messaggi al sindacalista. «Hanno investito una persona tra Mandello e Abbadia, ci hanno fatti scendere dal treno, andiamo con un pullman», scrive qualcuno all’alba delle 22.40. Ancora, messaggio delle 2.57 di notte, «Siamo arrivati alla stazione Centrale, è una vergogna: sei ore di viaggio per fare 130 chilometri».

E poi: «Siamo a casa, abbiamo dovuto aspettare il pullman di notte perché a mezzanotte la metro chiude». Inconveniente chiama inconveniente. «Nessuno ha la bacchetta magica e un po’ di disagio era da mettere in conto - aggiunge Nana - Ma tener fermi oltre cento viaggiatori per più di tre ore a Mandello lo riteniamo un comportamento da dilettanti allo sbaraglio. Gente che gestisce un servizio pubblico mettendo quotidianamente a disagio migliaia di utenti». 

La replica di Trenord si focalizza su due elementi. In prima battuta, come riportato anche dal sindacalista, sul fatto che, in situazioni del genere, i tempi di ripristino della circolazione dipendono dalla durata degli accertamenti o, comunque, dalle disposizioni delle forze dell’ordine. Sono quindi indipendenti dal volere del gestore del servizio trasporti. In seconda battuta, sui pullman: Trenord fa sapere di averli richiesti, ma la richiesta non è andata a buon fine. Non erano al momento disponibili. L’azienda riferisce di aver fatto tutto quello che si poteva fare per gestire al meglio la situazione.