Piano treni, la Cisl: "Buon programma, ma non abbassiamo la guardia"

Michele Fedele: "Serve una interlocuzione tra enti e Trenord affinché il territorio riceva in termini fattivi delle risposte utili a superare, o quantomeno a contenere, le attuali criticità"

La stazione di Sondrio

La stazione di Sondrio

Sondrio, 10 luglio 2017 - La Cisl di Sondrio prende atto del piano presentato dai vertici regionali inerente la previsione di corposi investimenti (oltre 1,6 miliardi di euro) per rinnovare il materiale rotabile sulle linee ferroviarie della Lombardia al fine di superare le attuali criticità del trasporto ferroviario regionale. "Detto piano - spiega il Il referente settore Trasporti Cisl Sondrio, Michele Fedele - risponde alle richieste e agli auspici che la Cisl di Sondrio ha costantemente esternato da un po’ di anni a questa parte, ma l’amara considerazione che ci tocca fare è che si arriva tardivamente ad una programmazione che doveva essere approntata qualche anno addietro e che avviene oggi soltanto perché si è in presenza di un’emergenza.  

Purtroppo, questa è una costante nel nostro Paese, dove spesso manca una visione del futuro e si cerca di correre ai ripari solo quando si è con “l’acqua alla gola”!  Adesso occorre che il programma, illustrato dal presidente Maroni e dagli assessori Sorte e Garavaglia, sia tradotto da Trenord, ente gestore del trasporto ferroviario, in un vero e proprio piano industriale contenente la tempistica di attuazione degli interventi oltre che l’indicazione delle linee ferroviarie che saranno prioritariamente interessate all’immissione di nuovi treni".

"Dobbiamo considerare, inoltre, che il programma regionale è un programma a medio-lungo termine prosegue -  dovendo essere attuato entro il 2025 e, pertanto, le pesanti attuali condizioni critiche, caratterizzate da disservizi quasi quotidiani, rischiano di permanere ancora per qualche anno. Allora, cosa fare nel frattempo? A tal proposito, la Cisl di Sondrio ritiene che le componenti del nostro territorio provinciale, interessate alla tematica del trasporto ferroviario, quali le istituzioni e le associazioni sindacali e di utenti, non debbano abbassare la guardia ma, proprio in virtù della presenza del programma di investimenti, debbano trovare un’interlocuzione costante, in primis con Trenord, affinché il territorio riceva in termini fattivi delle risposte utili a superare, o quantomeno a contenere, le attuali criticità.

In premessa, è necessario rappresentare, a Trenord e al Governo Regionale, che le linee ferroviarie del nostro territorio devono essere prioritariamente interessate agli interventi di innovazione e di ammodernamento in quanto il nostro è un territorio che, più di altri, ha bisogno di agevolare la sua condizione di mobilità, sia per la situazione di “semi-isolamento” determinata da una viabilità stradale di collegamento limitata ad un solo agevole accesso al resto del Paese, ossia la statale 36, peraltro, caratterizzata da limiti strutturali e regolamentari (continui lavori manutentivi e limiti di velocità), e sia per il fatto che l’economia turistica, che connota in modo rilevante il nostro territorio, non può fare a meno di servizi ferroviari efficienti".