Tre aggressioni in quattro mesi In arresto il clochard picchiatore

In carcere, ieri, è finito per una sprangata assestata al termine di una lite avvenuta a Porta Torre (foto). Ma Ibrahim Guclu, turco di 42 anni, senza fissa dimora, il 3 giugno era stato il primo a far scattare l’utilizzo del taser dopo un’altra aggressione, e ancora prima, a inizio marzo, aveva concluso l’ennesima lite sfondando a calci la faccia del suo contendente. Modi violenti che lo hanno reso il terrore dei senza fissa dimora di Como che gravitano attorno a Porta Torre, che periodicamente prende di mira, anche senza motivo. L’ultimo è stato un italiano di 60 anni, colpito a un braccio con un bastone domenica mattina. Pochi minuti dopo è intervenuta una pattuglia della Squadra Volante, chiamata da una passante. Guclu ha cercato di prendere a calci i poliziotti e di sfondare il vetro dell’auto, finendo in camera di sicurezza per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e porto di arma, nello specifico un bastone e un paio di forbici. Ma già un mese fa aveva aggredito un altro italiano di 55 anni utilizzando un tondino di ferro, facendolo finire in ospedale con quasi un mese di prognosi: la polizia lo aveva bloccato estraendo il taser, davanti al quale si era arreso senza bisogno di metterlo in funzione, e al momento rimane l’unico episodio in cui è stata utilizzata l’arma elettrica. A marzo, risale l’episodio forse più grave, quando aveva sferrato un calcio in faccia a un italiano di 63 anni, fratturandogli le ossa. La vittima era finita in rianimazione, Glucu era stato arrestato per lesioni gravi, beneficiando della sospensione condizionale. Ora il giudice lo ha mandato in carcere in attesa del rinvio del processo.

Pa.Pi.