Tirano, blitz della Forestale al Foro Boario: sequestrata discarica di amianto

I timore è che ci siano delle lastre sotterrate. Il sindaco: "Speriamo che l’indagine sia rapida"

Il sindaco di Tirano, Franco Spada

Il sindaco di Tirano, Franco Spada

Tirano (Sondrio), 13 febbraio 2022 -  Il Gruppo Carabinieri Forestale, su mandato della Procura di Sondrio, in questi giorni guidata dal procuratore facente funzioni Stefano Latorre, nell’ambito di un’indagine sul conferimento in Valtellina dei materiali da demolizioni edili, nel pomeriggio di venerdì ha effettuato il sequestro preventivo di tutta l’area del Foro Boario a Tirano che comprende il cantiere della Provincia di Sondrio e l’area comunale adiacente. A darne notizia, sulla pagina Facebook del Comune, è stato ieri il sindaco Franco Spada, in questo caso deputato anche nel ruolo di custode giudiziario. "Nel rispetto dei ruoli della magistratura - afferma Spada - si confida in un rapido accertamento della situazione e in un celere dissequestro dell’area nella quale sono partiti alcuni cantieri ed è presente un servizio fondamentale per tutta la comunità, quale è il Centro di Raccolta e deposito rifiuti ingombranti, presente nella stessa area ormai da decenni e spostato, di recente, per consentire la realizzazione della nuova palestra al servizio di Ipia Pinchetti". "L’area del Foro Boario - aggiunge - oggetto recentemente di importanti e attesi lavori di bonifica con smaltimento di tetti in amianto per circa 4mila mq e successiva demolizione integrale dei vecchi capannoni, è oggi interessata da una serie di interventi di riqualificazione urbana e ambientale di rilevanza strategica per il territorio di Tirano". Il pubblico amministratore comunica, infine, alla popolazione la "temporanea sospensione del servizio di raccolta nell’area attrezzata e, quindi, il rinvio sino a prossima comunicazione delle nuove aperture previste". La zona è da tempo al centro di un piano di sviluppo urbano che stenta, però, a decollare. "l cantiere è fermo, non è mai partito - spiega l’architetto Roberto Rabbiosi di Morbegno, progettista dell’opera dopo avere vinto un’apposita gara di progettazione - perché stiamo facendo le campionature del terreno, previste dalla legge. L’esito di alcune è giunto da poco e mi risulta sia positivo, altre sono in corso di definizione. Solo alla fine delle verifiche, da parte anche di Arpa, si procederà con l’inizio dei lavori di scavo, come da progetto. L’area di cantiere è attualmente libera, pulitissima. Il materiale che deve avere attirato l’attenzione dei Forestali sarà stato depositato prima del via al progetto e su un terreno al di fuori di quello di cantiere. L’opera è stata appaltata alla società Mi.Da di Sondrio e gli scavi che verranno effettuati serviranno a collocare l’impianto di geotermia, essendo l’edificio progettato di tipo n-zeb (ossia a consumo energetico tendente allo zero). La mia speranza è che la criticità legata al sequestro di complessivi circa 6mila metri quadrati venga risolta in tempi rapidi, al fine di potere realizzare questa importante opera tanto attesa dalla comunità in un luogo scelto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Spada".