Tirano, la città omaggia con un convegno la stilista Rosa Genoni

Dalle origini al successo della donna inventrice del "Made in Italy", artefice di pace

I partecipanti al convegno

I partecipanti al convegno

Tirano (Sondrio), 9 giugno 2018 -   Vi sono persone destinate a traguardi immortali. Uomini e donne che lasciano impronte indelebili capaci di cambiare i destini della società scrivendo pagine di storia. Fra questi senza dubbio la tiranese Rosa Genoni (1867-1954), lungimirante stilista, condottiera antesignana della moda italiana, capace di rompere gli argini della prevaricazione maschile aprendo lungimiranti varchi di luminose intuizioni anche politiche. Donna coraggiosa nel rivendicare i diritti dei più deboli. A lei Tirano, sua terra natia,  ha dedicato il convegno "Incontro con una donna straordinaria: Rosa Genoni" svoltosi in sala consiliare. Un ulteriore omaggio (inserito nel progetto "Universi femminili 2018") a una attivista audace, rivoluzionaria, che pur viaggiando nel mondo ha sempre portato con sè le sue umili radici valtellinesi.

In alcuni ricami dei suoi abiti vi era, infatti, "ripresa la forma dei fiori di grano saraceno" proprio come ha ricordato nel suo intervento incentrato sulla vita tiranese di Rosa anche Pierluigi Zenoni, studioso di storia locale. A moderare i lavori l'insegnante Rita Rampa. A fare gli onori di casa il sindaco Franco Spada, mentre ad introdurre la figura di Genoni, specificando quanto i suoi valori e le sue battaglie siano ancora "vitali nella società odierna", Sonia Bombardieri, assessora alla Cultura del comune: "Genoni è una avanguardia culturale e le avanguardie sono pietre miliari nello sviluppo di una società. Spesso osteggiate perché scardinano l'ordine costituito".

Al tavolo dei relatori si sono susseguiti interventi di prestigio. Eva Maria Redaelli, consigliera di Parità della Provincia di Sondrio, ha evidenziato quanto ancora oggi sia prezioso battersi per i diritti delle donne così come Heidi Meinzolt, coordinatrice europea delegata Wilpf (Woman's International League for Peace). Manuela Soldi, università Iuav Venezia, ha trattato della svolta lavorativa di Genoni come premiere della maison milanese H Haartdt e della sua lotta per creare abiti solo italiani staccandosi dai modelli francesi, mentre Claudio Colombo, responsabile archivio storico Società Umanitaria, ha ricordato l'incessante e certosino impegno nell'incarico all'Umanitaria (1905 - 1933) "Rosa Genoni è stata geniale! Figura chiave dell'apparato educativo. Una sintesi perfetta di tecnica e cuore, di gusto, fervore, genialità". E ancora l'amicizia con Anna Kuliscioff nell'intervento di Marina Cattaneo, vicepresidente fond. Kuliscioff "Studiare la vita di Genoni serve per capire il passato, intervenire sul presente e riuscire a progettare il futuro. Se ognuno di noi prendesse come esempio un pezzetto della sua esistenza il nostro paese sarebbe senza dubbio migliore".

L'azione pacifista di Rosa è stata citata invece da Giovanna Pagani, presidente onorario Wilpf (la Genoni ne fu cofondatrice nel 1915) , "Rosa? Uno straordinario veicolo di costruzione di pace". Grata al Comune per la promozione del convegno anche Raffaella Podreider, nipote biografa di Genoni nonché presidente associazione Amici di Rosa Genoni. Oggi a Tirano la nota e indimenticabile stilista, definita nei giornali dell'epoca "self made woman", è stata ricordata soprattutto per il suo coraggio e la sua determinazione nel rompere schemi preconfezionati, un esempio per tante donne. Sono state analizzate le origini, dalla partenza da Tirano come "piscinina" al ruolo di direttrice di una delle più note maison milanesi, e il suo decollo fuori dalla Valtellina. Numeroso e interessato il pubblico presente. Sempre in onore di Genoni a Tirano il giorno 16 giugno (ricorrenza della sua nascita) vi sarà l'intitolazione di un giardino pubblico.