Sondrio, dà fuoco al capanno del vicino: arrestato per tentato omicidio

Le urla del pensionato che era all’interno del ripostiglio degli attrezzi da giardino hanno richiamato l’attenzione di passanti che hanno lanciato l’allarme

Sul posto gli agenti della questura e i Vigili del fuoco della vicina caserma provinciale

Sul posto gli agenti della questura e i Vigili del fuoco della vicina caserma provinciale

Sondrio - Un 39enne sondriese è stato arrestato ieri dagli agenti della Squadra Volante, del dirigente Lucia Vitali, con la doppia accusa di tentato omicidio e incendio doloso aggravato. Sulla vicenda vige il massimo riserbo. Poche le notizie filtrate su quanto accaduto in uno degli orti di via Giuliani, alla periferia sud del capoluogo valtellinese, dove nel pomeriggio sono intervenuti anche i detective della Squadra Mobile, sezione Reati contro la persona.

I fatti saranno meglio definiti nella mattinata di oggi quando al piano terra del Palazzo di giustizia è in programma l’interrogatorio di convalida del fermo di Gianluigi Della Marianna, originario della frazione di Mossini, il quale in teleconferenza dal carcere sondriese di via Caimi potrà fornire la sua versione dei fatti al gip Antonio De Rosa che lo ascolterà nell’aula del Tribunale, presenti il sostituto procuratore Marialina Contaldo, magistrato di turno, e l’avvocato di fiducia, Maurizio Carrara del Foro di Sondrio. Si sa poco su quanto realmente avvenuto nelle ultime 24 ore in uno degli appezzamenti coltivati nella zona, non lontana dal quartiere La Piastra.

Il 39enne Della Marianna, disoccupato, non certo conosciuto come un pericoloso pregiudicato, avrebbe dato fuoco con un accendino di marca Bic, poi sequestrato dai poliziotti, a uno dei gabbiotti porta attrezzi (come rastrello, zappa, annaffiatoi) dei terreni coltivati, al cui interno in quel momento si trovava un anziano, suo vicino di casa. Quale il movente? È stato il gesto di una persona con fragilità?

Le urla del pensionato, che per fortuna non avrebbe riportato lesioni, hanno richiamato alcune persone che hanno lanciato con tempestività l’allarme. Sul posto, in pochi minuti, sono giunti i Vigili del fuoco del vicino Comando provinciale che hanno provveduto a spegnere il principio di incendio. Poi sono giunte le auto della Polizia di Stato dalla questura, diretta dal dottor Angelo Re, che hanno fermato il 39enne, poi condotto, una volta espletate le formalità negli uffici della Mobile, informato il magistrato di turno che ha disposto il fermo, in carcere. E stamattina è in programma l’udienza di convalida.