Sondrio, tempi svizzeri in Procura: processi più rapidi, ma manca personale

Gli organi giudiziari in Valtellina lavorano, e bene

Il tribunale di Sondrio

Il tribunale di Sondrio

Sondrio, 21 gennaio 2019 - L’arretrato che si assottiglia, sia per quanto riguarda il lavoro del tribunale di Sondrio sia per quanto riguarda la Procura, ma preoccupa la carenza di personale. Gli organi giudiziari in Valtellina lavorano, e bene: i numeri lo dimostrano. Partiamo dal tribunale. Nel 2018 sono stati portati a termine 3.827 cause civili rispetto alle 3.739 pendenti, con un assottigliamento, quindi, di 102 procedimenti nel corso di un anno. 

Il procuratore capo di Sondrio Claudio Gittardi
Il procuratore capo di Sondrio Claudio Gittardi

Numeri positivi anche per quanto riguarda il settore penale: 631 i procedimenti evasi in confronto a 519 pendenti. Passiamo, poi, al lavoro della Procura di Sondrio, e anche qui i numeri sono lusinghieri. Sono stati, infatti, 4.215 i procedimenti conclusi l’anno scorso, contro i 3.655 pendenti, con uno smaltimento del 15 %. A preoccupare, invece, è la carenze di personale, in particolare quello amministrativo. Infatti, per quanto riguarda giudici e magistrati a Sondrio siamo vicini al pieno organico. 

«Il 5 aprile arriveranno due nuovi togati e saremo a pieno regime con 12 giudici, oltre a 15 onorari e 3 giudici di pace – spiega il presidente del Tribunale di Sondrio, Giorgio Barbuto -. La nota dolente è rappresentata dal personale amministrativo, con dipendenti pensionati che non sono stati sostituiti da nuovi assunti da parte del Ministero e una quarantina di persone che si ritrovano a fare i conti con super lavoro».

Stesso discorso anche in Procura. «Per quanto riguarda i magistrati siamo in buone condizioni – afferma Claudio Gittardi, procuratore capo della Repubblica di Sondrio –, ma è grave la situazione del personale amministrativo, con una scopertura attuale di oltre il 30%. Sono 17 i dipendenti al lavoro, l’organico sarebbe di 25. Ho segnalato al Ministero questa situazione, facendo presente che l’attività, se si continua così, presto non sarà più sostenibile».