"Tedesco obbligatorio a scuola" L’idea della Camera del lavoro

Le proposte della Cgil al congresso provinciale per il settore scuola e il comparto turismo

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Destagionalizzare il turismo, mettere in rete le strutture ricettive provinciali, introdurre il tedesco come seconda lingua straniera obbligatoria e risolvere il problema del precariato. Queste le idee espresse nel corso del diciannovesimo congresso provinciale della Cgil, tenutosi nel teatro della società operaia di Chiavenna, dal segretario provinciale Guglielmo Zamboni, riconfermato. Tanti i temi caldi messi sul tavolo nella città del Mera ma alcuni hanno una certa priorità. Quali? "Diciamo che c’è la necessità di operare per contrastare il precariato e la differenza di genere nel mondo del lavoro - dice Zamboni -. E abbiamo gli strumenti per farlo, con la contrattazione di 2° livello, senza scaricare sempre su altri la responsabilità. La politica deve fare il suo… ma noi dobbiamo fare il nostro. Da un’analisi condotta da noi della Cgil possiamo dire che i contratti a tempo indeterminato in provincia sono solo il 10% del totale, mentre tra quelli a tempo determinato il 44% è sotto i tre mesi e il 25% (uno su quattro) è sotto il mese. Serve un deciso cambio di passo".

A proposito di lavoro, tanti giovani vanno a lavorare all’estero… "In Svizzera, al netto delle spese, abbiamo stipendi pari a 1.5 o a 2 volte quelli che si possono ottenere in Italia. I valtellinesi che lavorano all’estero, nei Grigioni in primis, sono dai 5 ai 7 mila, circa l’8% degli occupati in provincia di Sondrio. E per questi il territorio non è in grado di dare risposte occupazionali, bisogna essere onesti. Spesso emigrare per i giovani è una scelta quasi obbligata". E nei Grigioni è importante sapere anche il tedesco. Ecco una delle proposte di Zamboni. "Se uno vuol lavorare nei Grigioni è bene che sappia il tedesco. Nelle scuole si insegna prevalentemente l’inglese e questo va benissimo, ci mancherebbe, ma chiederei di introdurre il tedesco obbligatorio nelle scuole valtellinesi per dare una chance in più ai nostri ragazzi".

Il turismo è un comparto essenziale per la provincia di Sondrio. Quale il futuro? "Il riscaldamento globale è un problema per gli sport della neve. Bisogna pensare anche a delle alternative. Quel che è certo è che il turismo va destagionalizzato, andrebbero messe in rete su un canale unico tutte le infrastrutture per essere più competitivi e riuscire a fare sistema. Dovremmo puntare maggiormente sul turismo sportivo ma qui, soprattutto nella zona del Sondriese, servirebbe una maggiore e migliore ricettività".

Fulvio D’Eri