Tartano, Barbetta rieletto sindaco e subito sospeso

Il primo cittadino uscente si era ripresentato malgrado una condanna per peculato in primo grado e aveva ricevuto quasi il settanta per cento dei voti

Il sindaco Oscar Barbetta

Il sindaco Oscar Barbetta

tartano, 2 giugno 2019 - Non ha seguito l’esempio nazionale del leghista Rixi che si è dimesso dal Parlamento, non appena saputo di essere stato condannato. Anzi lui, Oscar Barbetta, dopo la condanna in 1° grado per peculato pronunciata a Sondrio lo scorso 26 febbraio si è ricandidato sindaco a Tartano, non ascoltando gli avversari politici che gli suggerivano di tirarsi da parte anche perchè nel frattempo (18 aprile) era giunto un decreto di sospensione dalla carica e tanti detrattori (o realisti?) immaginavano, senza dovere neppure ricorrere a troppa fantasia, che il paese orobico rischiava la paralisi con l’arrivo del commissario prefettizio, in caso di sua rielezione. Ma lui ripeteva agli amici: «Non posso. Devo correre ancora. La gente mi vuole bene. Sanno quanto ho fatto per Tartano».

E, infatti, alle recenti elezioni ha travolto l’avversario Piergiorgio Gusmeroli, vincendo con largo margine. Neppure il tempo di gioire però che, dalla Prefettura ora guidata da Paola Spena, è arrivato un nuovo fulmine. Ossia un secondo decreto di sospensione dalla funzione di primo cittadino, in continuità con il provvedimento di aprile. Ora Barbetta rimane sospeso, proprio come il meraviglioso “Ponte nel cielo” che sta rilanciando il piccolo borgo delle Orobie e di cui Barbetta, sin dai primi passi, si racconta ne abbia incoraggiato la realizzazione, da parte del Consorzio Pustaresc, guidato da Renato Bertolini.

Ieri, in Municipio, era in programma il Consiglio comunale di insediamento; dopo che, a esito delle urne a lui molto favorevole (quasi il 70%), aveva in tutta fretta nominato vicesindaco Osvaldo Bianchini e assessore Danilo Barlascini, mentre nella precedente Giunta-Barbetta i due stretti collaboratori erano gli stessi, ma a ruoli invertiti. «Riteniamo illegittima la nomina della Giunta - tuona Gusmeroli - e di conseguenza tutti gli atti. Già a metà aprile, arrivata la prima sospensiva prefettizia, per la legge Severino, aveva affidato la conduzione del Comune all’allora vicesindaco Barlascini». Ieri Barbetta era fra il pubblico e fra il pubblico, durante la seduta durata un’ora, c’era anche la minoranza uscita dalle urne.