La tangenziale di Tirano si farà, ma nascono dubbi sui tempi

C’è il forte rischio che slitti di due anni l’apertura del cantiere

TRAFFICO  IN CITTÀ A lato il senatore  Jonny Crosio

TRAFFICO IN CITTÀ A lato il senatore Jonny Crosio

Tirano, 19 marzo 2017 - Tutto sembra vicino all’avvio, si sa ormai come sará la tangenziale di Tirano e si sono ipotizzate anche delle tempistiche per l’importante opera che cambierá la viabilitá nel Tiranese. Ma i soldi ci sono realmente? Una domanda a cui si fa fatica a dare una risposta certa. Recentemente é stata data notizia che il Governo avrebbe messo a disposizione 90 dei 140 milioni di euro che occorrono per l’opera, eppure non risulta alcun capitolo relativo alla viabilitá tiranese al Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, l’ente che, peró, a novembre dello scorso anno aveva approvato il “Patto per la Lombardia” certificando gli importi dei finanziamenti per circa 11 miliardi, per decine di importanti opere pubbliche nella Regione previsti nel documento sottoscritto dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e dal premier Matteo Renzi a Palazzo Lombardia il 25 novembre, tra cui anche la tangenziale di Tirano. Perché, allora, non compare un capitolo di spese dedicato?

Una risposta potrebbe essere che i soldi, in realtá, saranno messi direttamente dal Ministero competente, ma il passaggio al Cipe é in ogni caso dovuto e ancora non c’é stato. Nella migliore delle ipotesi, quindi, i tempi saranno certamente piú lunghi rispetto a quelli recentemente ipotizzati. Una possibilitá, questa, che nei mesi scorsi é giá stata paventata dal senatore della Lega Nord Jonny Crosio. «Considerato che il progetto adeguato, come da richiesta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, verrà predisposto da Anas non prima di maggio 2017 - affermava a inizio anno - che dovrà passare da conferenza dei servizi e Cipe, diventerà esecutivo ottimisticamente nella primavera del 2018. Risultato: i lavori potrebbero iniziare entro fine 2018, ovvero due anni dopo l’iniziale promessa di Della Vedova e Del Barba e un anno dopo il termine indicato dal primo non più tardi di un mese fa». Sperando che i soldi necessari siano effettivamente disponibili.