Bormio, tangenziale olimpica: un referendum deciderà il destino dell'opera

Il comitato contro la strada dell'Alute ha depositato circa 1.000 firme per chiedere la consultazione popolare

Uno scorcio della piana dell'Alute, dove dovrebbe sorgere la tangenziale

Uno scorcio della piana dell'Alute, dove dovrebbe sorgere la tangenziale

Bormio (Sondrio) - Depositate quasi 1.000 firme per dire no alla tangenziale dell’Alute. È stata depositata la richiesta di referendum abrogativo della delibera del Consiglio comunale del 26/01/2022 che dava il via libera alla realizzazione della cosiddetta tangenzialina di Bormio o dell’Alute.

La tangenzialina è un’opera di quelle cosiddette "olimpiche", funzionali cioè ai Giochi Milano-Cortina 2026 e che andrebbe realizzata prima dell’evento. Secondo Regione e Comune, permetterebbe di bypassare il centro di Bormio per chi è diretto in Valfurva o per chi proviene dalla Valfurva. Gli obiettivi sono due: creare un accesso diretto agli impianti di Bormio 2000, evitando di far transitare le auto in centro paese con evidente riduzione di inquinamento atmosferico e acustico, e creare una variante in grado di servire la Valfurva e le frazioni di Valdisotto interessate. Il tratto sarebbe di 800 metri, parzialmente in trincea, lungo la sponda orografica sinistra del torrente Frodolfo nella piana dell’Alute.

Per il Comitato del "no" l’opera "non risolverebbe affatto il problema del traffico e aprirebbe la strada ad una cementificazione della piana agricola". Nelle scorse settimane il comitato ha intrapreso la raccolta di firme autenticate, necessarie per poter procedere alla richiesta di referendum abrogativo.

"Le operazioni di raccolta si sono concluse lo scorso 15 gennaio – dicono dal sodalizio presieduto da Ludovica Canclini - con una buona affluenza di elettori firmatari. Abbiamo depositato, in conformità del regolamento referendario, l’istanza indirizzata al sindaco Cavazzi ed al segretario comunale Pedranzini, corredata dalle schede contenenti le 970 firme autenticate raccolte (quasi il triplo del minimo richiesto) e da una relazione accompagnatoria illustrativa". Ed ora che succede? "In gergo calcistico si direbbe che ora la palla passa al Comune di Bormio che dovrà, valutata l’attività del comitato, indire la consultazione referendaria che, sempre ai sensi di Regolamento, potrebbe tenersi in un data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno 2023".