Sondrio, lo svincolo della Sassella si abbassa per il santuario

L'Anas realizzerà l’opera prima dell’apertura delle Olimpiadi 2026 grazie a un progetto meno impattante

Il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini e il presidente Elio Moretti

Il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini e il presidente Elio Moretti

Sondrio - Lo svincolo della Sassella sarà pronto per le Olimpiadi 2026 e sarà costruito secondo il progetto originario dell’Anas, leggermente ritoccato in alcuni punti per venire incontro ad alcune osservazioni mosse in un recente passato da varie componenti. In molti, tra i quali i vertici del Partito Democratico di Sondrio, avrebbero preferito altre soluzioni e un maggior coinvolgimento della popolazione ma la soluzione trovata appare, per molti, un buon compromesso.

La modifica più evidente, secondo quanto spiegato ieri in Provincia di Sondrio alla presenza tra gli altri dell’assessore alle Infrastrutture trasporti e mobilità sostenibile di Regionale Lombardia Claudia Maria Terzi, del presidente della Provincia di Sondrio Elio Moretti, del sindaco della città, Marco Scaramellini, e i rappresentanti di Anas, il sovrappasso sarà costruito ad un’altezza di alcuni metri al di sotto della quota prevista in origine e questa è una notizia molto positiva perché l’opera sarebbe sicuramente meno impattante nei confronti del Santuario della Sassella.

Alcune doglianze, quindi, sono state, almeno in parte, ascoltate. Quella dello svincolo è un’opera fondamentale per migliorare la viabilità sulla strada statale 38 dello Stelvio in una zona nevralgica come lo è quella dell’ingresso a Sondrio da Ovest.

Nessuno può negare che la rotonda della “Sassella“ costituisca una grande problematica che, soprattutto la domenica, provoca code chilometriche. Lo svincolo è essenziale. A far discutere è stato il progetto di Anas che prevede, in poche parole, un cavalcavia sopraelevato, nei pressi della rotonda attualmente presente e nella zona del Santuario della Sassella, sebbene ad una quota più bassa rispetto al progetto iniziale (ad un’altezza massima di soli 4.80 metri). E questo è un aspetto per nulla secondario perché l’opera, come spiegato ieri, sarà sicuramente meno "invasiva" rispetto ad una visione squisitamente paesaggistica del bellissimo Santuario della Sassella e dell’ambiente circostante anche grazie al verde previsto a lavori ultimati. Scartate in passato tutte le altre ipotesi, tra le quali quella di un sottopasso.

"Anas ha valutato tutte le ipotesi, prendendo in considerazione anche tutte le osservazioni presentate - ha detto il presidente Eliio Moretti - Alla fine quella presentata è l’unica che ha le gambe per camminare. Ora bando alle polemiche, dobbiamo realizzare un’opera che serve. È un’occasione unica che non ci ricapiterà più". I lavori, finanziati con 20 milioni, dovrebbero iniziare nel 2023 e potrebbero concludersi ad inizio 2025, un anno prima del via delle Olimpiadi. Si parte.