Svincolo della Sassella, progetto fuori strada

Sondrio, il Pd provinciale e regionale contestano una mancanza di confronto per l’opera progettata da Anas in vista delle Olimpiadi

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di Fulvio D’Eri

Scelta calata dall’alto con pochissimo coinvolgimento della popolazione e delle istituzioni locali. Questa l’accusa mossa da Michele Iannotti e da Fabio Pizzul, rispettivamente segretario provinciale del Pd il primo e capogruppo Pd in regione il secondo, all’indomani delle dichiarazioni dell’assessore regionale alle Infrastrutture, mobilità e trasporti Claudia Maria Terzi in merito al progetto dello svincolo della Sassella, quello che, in poche parole, serve come il pane per decongestionare la viabilità alle porte di Sondrio e che rappresenta una delle opere "olimpiche" principali.

"L’assessore Terzi – dicono Iannotti e Pizzul – ha parlato di un confronto serrato con tutti gli attori del territorio provinciale". I due Dem non sono d’accordo. "Ma quale coinvolgimento? A parte i contatti con il Comune di Sondrio e quelli più marginali con l’amministrazione provinciale, nessun altro soggetto istituzionale, sociale, politico ed economico, è stato chiamato ad un tavolo di confronto attorno alla progettazione delle infrastrutture viarie legate alle Olimpiadi 2026, come lo svincolo della Sassella e il superamento del passaggio a livello di Montagna in Valtellina".

Regione Lombardia la pensa diversamente. "Secondo l’assessore Terzi il progetto dello svincolo della Sassella elaborato da Anas, rappresenterebbe il frutto di una grande condivisione con gli enti locali del territorio. Ma questo non è vero - prosegue Iannotti - a parte lo sporadico coinvolgimento del Comune di Sondrio e della Provincia non c’è stato altro. Prova di ciò è da ricercare non solo nelle numerose prese di posizione pubbliche di soggetti fortemente critici verso la soluzione progettuale di Anas, alla quale è stata proposta l’alternativa del sottopasso, ma anche nel fatto che il primo incontro che vedrà un coinvolgimento più ampio di soggetti si terrà il 13 luglio a Sondrio. In questa occasione Anas presenterà il progetto già deciso, ovvero il cavalcavia che comprometterà dal punto di vista ambientale e paesaggistico uno degli angoli più belli della nostra provincia. Sarà una sorta di presa d’atto in quanto l’assessore Terzi ha confermato che la soluzione elaborata da Anas è quella definitiva, non ci sono più spazi di mediazione". Il 13 luglio il progetto verrà presentato. "A questo punto ci auguriamo - dichiarano Pizzul e Iannotti - che l’incontro del 13 luglio possa essere il primo a cui, in tempi ristretti, ne seguiranno altri con un coinvolgimento più ampio, allo scopo di trovare una soluzione idonea e sostenibile che veda il territorio protagonista, nei fatti e non a parole".