Stadio, una targa celebra il secolo di vita

Simpatica cerimonia ieri per ricordare i primi cento anni dell’impianto calcistico

Migration

Cent’anni portati benissimo quelli dello stadio Rigamonti-Ceppi che per essere un “vecchietto“ sgambetta ancora grazie a generazioni di sportivi che in un secolo hanno regalato, sul suo campo, gioie immense e anche qualche dolore a tanti tifosi. Ieri pomeriggio è toccato a Carlo Rizza, nipote del mitico presidente Mario Ceppi patron del Lecco nel 197475 e poi nel 197980, la targa dedicata al nonno, insieme a lui Antonio Pasinato capitano del grande Lecco e poi allenatore. "A ricordo dei primi Cento Anni dello stadio Cantarelli – si legge nella targa commemorativa - intitolato negli anni alla memoria di Mario Rigamonti e Mario Ceppi - l’Amministrazione Comunale di Lecco". L’impianto fu costruito su un’area di proprietà dalla famiglia Ceppi a Castello, non ancora inglobato nella “Grande Lecco“. Prima i blucelesti si esibivano sul campo Primavera. R.Ca.