Sondrio, la sbarra della discordia riaccende la polemica

Nonostante l'ordinanza, il Bim non ha ancora provveduto a rimuovere il dispositivo di dissuasione a protezione del parcheggio riservato

Il municipio

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Sondrio, 21 novembre 2018 - Torna a far parlare di sé la sbarra telecomandata che, mesi fa, il Bim ha installato davanti alla sua sede, in via Lungomallero Armando Diaz, senza il permesso del Comune. Sulla mancata rimozione del dispositivo di dissuasione a protezione del parcheggio riservato, «del tutto sproporzionato rispetto al suo fine ultimo», si è espressa la lista civica Sondrio Democratica, presentando apposita interrogazione. «È una soluzione molto impattante - scrivono - dal dubbio gusto estetico e posta di fronte a un edificio storico», che ha scatenato le proteste anche di diversi cittadini.

«Eppure l’alternativa c’era: “fare ricorso a strutture meno invasive, da ancorare al suolo al centro dello stallo”, come suggerì il Comandante della Polizia Locale per venire incontro alle richieste dell’ente», aggiungono. Non curante delle indicazioni, il Bim ha deciso di installarla lo stesso, ignorando pure la successiva ordinanza per la rimozione emessa dal Comune il 14 maggio 2018. «In caso di inottemperanza, l'ordinanza prevedeva una sanzione amministrativa e la possibilità che il Comune eseguisse d’ufficio le prescrizioni. Abbiamo pertanto presentato un’interrogazione con risposta scritta al sindaco per capire come mai, trascorsi anche i termini per un eventuale ricorso all'ordinanza, tutto è rimasto com'era».

«Stante la necessità di non compromettere i rapporti tra gli enti, riteniamo opportuno che le regole vengano rispettate da tutti. In caso contrario si rischia di avere un'amministrazione intransigente coi più deboli e permissiva con i più forti.».