Sondrio Calcio, l’ira dei tifosi per la possibile fusione con Bresso

Trattativa ben avviata ma manca l’ok della Federcalcio. Una cordata di imprenditori fa sperare ancora nel salvataggio societario.

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Il Sondrio Calcio sta per scomparire, ma non tutto è perduto. La notizia del precontratto che il Sondrio avrebbe firmato ieri con la società milanese del Bresso, operazione finalizzata alla nascita di una nuova società (tramite fusione) con sede nella cittadina milanese, ha mandato nello sconforto i supporter biancoazzurri che si sono scatenati sul web. Uno degli irriducibili, Carlo De Luis, sempre presente in casa e in trasferta e anima del Grup Saséla, sul suo profilo FB ha tuonato. "Il Sondrio Calcio 1932 pare stia per chiudere definitivamente: è una vergogna che vengano buttati ben 88 anni di calcio sondriese, nessuno si muove per mantenere viva la società e tutto il suo settore giovanile. È una sconfitta per l’intera città di Sondrio e tutto il calcio valtellinese. Incredibile che in una provincia tra le più ricche d’Italia succeda questo. Ognuno pensa al proprio orticello e di tutto questo non importa niente a nessuno. Vergognati Sondrio, vergognati Valtellina". Il sentimento di De Luis è comune agli appassionati di calcio di un’intera provincia che, se il Sondrio dovesse scomparire, vedrebbero finire il movimento calcistico nella mediocrità.

La trattativa è ben avviata, quasi conclusa, ma per la firma definitiva le due parti attendono il via libera della Federcalcio che deve avallare il “matrimonio“. Seguendo il regolamento, non potrebbe essere celebrato perché mancano le condizioni per una fusione: le due società hanno la sede in due province diverse non limitrofe e la distanza tra le sedi è ben superiore ai 20 chilometri previsti. Intanto una cordata di imprenditori, già vicini a rilevare il Sondrio qualche settimana fa, si sarebbe fatta di nuovo avanti per rilevare la società e farla rimanere in Valtellina.

F.D’E.