La felicità vien mangiando la bresaola della Valtellina Igp

È questione di chimica: alimenti come il salume valtellinese, ricco di triptofano e vitamina B12, possono stimolare la produzione della serotonina.

Bresaola

Bresaola

Sondrio, 20 marzo 2019- La felicità è questione di chimica, anche a tavola dove alimenti come la bresaola, ricca di triptofano e vitamina B12, possono stimolare la produzione della serotonina. Nella Giornata internazionale della felicità, indetta dall'Assemblea delle Nazioni Unite, il Consorzio di tutela bresaola della Valtellina Igp, con l'aiuto di Michelangelo Giampietro, medico specialista in scienza dell'alimentazione e in medicina dello sport e docente di "alimentazione, nutrizione e idratazione" presso la Scuola dello Sport Coni Roma, fornisce i consigli per l'alimentazione del "buonumore". «C'è una stretta relazione tra cibo e umore, e determinati alimenti hanno un forte potere riequilibrante - commenta Giampietro - I cibi giusti sono quelli ricchi di specifici micronutrienti, come le vitamine del gruppo B (soprattutto la B12, quella dell'energia), la vitamina C, gli acidi grassi omega-3 e il triptofano, un aminoacido essenziale presente nella maggior parte delle proteine che assumiamo con gli alimenti, che possono migliorare concentrazione e memoria. Ad esempio il triptofano ha un effetto positivo sullo stress, perché, in presenza di vitamine del gruppo B, di carboidrati e di ferro, aumenta la produzione della serotonina».

Ben fornita di proteine, triptofano, vitamine del gruppo B e sali minerali, e anche povera di grassi, mediamente 2 g per 100 g di prodotto, è proprio la bresaola. Quindi perché non includerla nella "dieta del buonumore"? «Rispetto a molte altre carni trasformate e lavorate, contiene un livello significativo di triptofano (336.2 mg/100 g di prodotto, di cui 15 mg liberi) che, insieme ai carboidrati, favorisce la produzione di serotonina. Per ottenerne quantità elevate è consigliabile la combinazione tra alimenti che lo contengono: pane con la bresaola e scaglie di parmigiano, riso con gamberi, pasta e ceci, yogurt/latte con cereali», conclude l'esperto.

Il Consorzio di tutela bresaola della Valtellina ha 14 aziende associate in provincia di Sondrio che producono il 70% dell'intera produzione nazionale di bresaola. Con 34 mila tonnellate di carne bovina il comparto ha prodotto, nel 2017, 13 mila tonnellate di salume certificato (+ 2% rispetto al 2016) dal valore economico di 225 milioni di euro. Per la bresaola Valtellina Ipg l'export 2017 vale 24 milioni, più 16% sull’anno precedente e interessa per lo più Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Spagna, Austria, Canada, Svizzera, Emirati Arabi, Qatar, Armenia, Macedonia, Serbia, Montenegro, Hong Kong.