Una sbarra che crea discordia, Bim sotto accusa

In tanti hanno criticato il dispositivo di protezione che il Bim ha installato davanti al suo al posteggio privato

La sbarra

La sbarra

Sondrio, 20 marzo 2018 - Ci hanno contattato in molti per criticare la sbarra che il Bim ha installato a protezione del posteggio riservato, davanti all'ingresso secondario della sua sede, in via lungo Mallero Diaz. I cittadini lamentano, da un lato, l'impatto, perché «è luminosa e cozza con l'estetica dell'edificio nel cuore di Sondrio», dall'altro il «dispendio di risorse pubbliche per posizionarla». Abbiamo chiesto spiegazioni al presidente del Bacino imbrifero montano, Alan Vaninetti. «Mi fa specie che, con tutti i problemi che ci sono, i sondriesi si concentrino sulla nostra sbarra», replica. Per il Bim, posizionarla è stata una scelta obbligata, visto che il «parcheggio a noi riservato non lo troviamo mai libero. Di multe ne hanno fatte, ma non potevamo continuare a chiamare la Polizia Locale: anche questo sarebbe un costo non indifferente per la collettività», prosegue Vaninetti, non capacitandosi del fastidio che la decisione ha generato. «Si tratta di una tantum per un posto auto, tra l'altro a servizio di tutti gli amministratori, su un bilancio di 20 milioni di euro interamente spesi per la cosa pubblica. Quanto all'estetica, immagino sia un dispositivo omologato che deve avere certe caratteristiche per ragioni di sicurezza».