Morbegno, gli skateboard sono vietati e scatta petizione online

Un’ordinanza del Comune dopo l’esposto dei residenti di via Cortivacci impone dei limiti all’utilizzo della pista di pattinaggio scatenando le proteste

Polemiche a Morbegno per l’utilizzo della pista di pattinaggio con gli skateboard

Polemiche a Morbegno per l’utilizzo della pista di pattinaggio con gli skateboard

Morbegno (Sondrio), 19 agosto 2020 - La protesta è partita con una tavola da skateboard rotta, lasciata a terra sotto l’ordinanza, a ricordare una lapide con l’epitaffio: "Così si uccide la gioventù, Morbegno città bigotta" ma gli scontenti della nuova ordinanza che pone limitazioni – sia sull’orario sia sull’utilizzo della pista di pattinaggio del parco giochi di via Cortivacci – non si sono fermati. È stata, infatti, lanciata una raccolta firme online per riaprire la pista – al momento riservata al pattinaggio e al basket – che, in poche ore, ha raccolto quasi 300 sottoscrizioni. La speranza, lanciata attraverso la rete – a riprova che i promotori sono prevalentemente giovani – è che il Comune di Morbegno possa tornare sui suoi passi e ritirare i divieti, se non sugli orari, almeno sui giochi e sport “legittimi”.

L’amministrazione comunale ha deciso di limitare l’utilizzo del parco in seguito ad alcune segnalazioni pervenute dai cittadini della zona che hanno lamentato schiamazzi e rumori. Il divieto di utilizzare gli skateboard è stato, inoltre, accompagnato da limitazioni negli orari di accesso, che al momento è consentito dalle 9 alle 22 fino a quando sarà in vigore l’orario legale e poi, con l’introduzione dell’ora solare, dalle 9 alle 19. A dare fastidio ai residenti di via Cortivacci – che hanno presentato un esposto – i giochi eccessivamente rumorosi dei giovani. Per questo motivo l’amministrazione – anche seguendo le direttive dei regolamenti sul decoro urbano – ha deciso di limitare gli accessi alla pista di pattinaggio alle sole ore diurne, al fine di tentare di ridurre gli schiamazzi.

Il divieto all’utilizzo dello skateboard, invece, più che ad un pregiudizio verso gli sport “moderni” – che ormai si praticano ovunque da alcuni decenni almeno – andrebbe ricercato nella sicurezza: la pista, infatti, non sarebbe stata progettata per gli skateboard che, oltre a venire utilizzati in uno spazio non idoneo sarebbero maggiormente pericolosi rispetto a pattini e palloni.Per assicurare il rispetto del nuovo regolamento per i trasgressori sono state previste multe, da un minimo di 100 ad un massimo di 300 euro.