"Sistema Traona", assoluzioni e prescrizioni dopo 9 anni

Due i filoni d'inchiesta: uno relativo a un cambio di destinazione d'uso dei terreni all'ex discarica Valletta e l'altro inerente l'appalto per il trasporto degli alunni

L’ex procuratore di Sondrio Fabio Napoleone

L’ex procuratore di Sondrio Fabio Napoleone

Traona (Sondrio), 17 ottobre 2019 - Tutti prescritti e due assoluzioni: si è chiuso così dopo 9 anni dall'inchiesta, avviata dall'allora procuratore Fabio Napoleone, il processo per il cosiddetto "sistema Traona" con 12 imputati tra cui l'ex sindaco del paese della Valtellina, Marco Belli. Due i filoni d'inchiesta distinti, che risalgono entrambi al 2010: uno relativo a un cambio di destinazione d'uso dei terreni all'ex discarica Valletta e l'altro inerente l'appalto per il trasporto degli alunni. Le accuse mosse nei confronti dei 12 imputati andavano dalla corruzione all'abuso di ufficio, passando per il furto aggravato, falsità ideologica e turbativa d'asta.

E proprio per quanto riguarda la turbativa d'asta, è stata pronunciata un'altra assoluzione oltre a quella di Carnazzola: Carlo Contessa, anche lui imprenditore, è l'unico che ha ottenuto un'assoluzione piena, per non aver commesso il fatto, nella vicenda relativa ai lavori di realizzazione di un acquedotto rurale tra Mello, Cercino, Traona, Cino e Mantello (Sondrio). Per tutti gli altri imputati (l'ex sindaco Belli, Gianni Azzalini, Diego Fattarina, Lucio Tavelli, Arnaldo Giumelli, Claudio Pensa, Camillo Ferrè, Basilio Lipari, Maurizio Papini e Gabriele Carnazzola), e per gli altri reati contestati a Camillo Carnazzola, è invece scattata la prescrizione. Era stato lo stesso pubblico ministero, Stefano Latorre, a chiedere di non dover procedere per la gran parte delle accuse per intervenuta prescrizione.