"Sistema Traona", indagine chiusa dopo 6 anni e rischio prescrizione

La Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di 12 indagati di MICHELE PUSTERLA

L’ex procuratore di Sondrio Fabio Napoleone

L’ex procuratore di Sondrio Fabio Napoleone

Traona (Sondrio), 19 aprile 2016 - Un'inchiesta su quello che venne semplicisticamente definito dai cronisti «sistema Traona», di cui era titolare l’allora procuratore Fabio Napoleone, che sembrava finita nel dimenticatoio, in quanto aperta addirittura nel 2010, e di cui non si era saputo più nulla, con indagati per ipotesi di reato che variano dalla corruzione, all’atto contrario al dovere d’ufficio, dall’abuso d’ufficio al furto, dal falso in atto pubblico alla rivelazione e utilizzo di segreto d’ufficio e alla turbativa d’asta. 

Nel mirino del magistrato (oggi uomo di punta al Csm ma che torna spesso e volentieri in Valtellina) che sguinzagliò gli investigatori delle sezioni di Polizia di Stato e Carabinieri, in forza alla Procura di Sondrio, finirono pubblici amministratori in carica all’epoca delle perquisizioni, tecnici, imprenditori, un segretario comunale. Ma, al di là delle ipotesi accusatorie sopra esposte e ad altre, come il peculato e la truffa aggravata, ce ne fu un’altra molto più pesante: associazione a delinquere.

In tutto gli inquisiti erano 17, mentre ieri è arrivato l’avviso di conclusione indagini - l’atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, oppure quella di archiviazione (circostanza quest’ultima, per la verità, più rara) - a 12 indagati. Un atto, a firma del sostituto procuratore Barbara Benzi che ha ereditato il fascicolo dal collega Napoleone, che non equivale certamente a una sentenza di colpevolezza per i destinatari i quali, in caso che il pm ne chieda il processo, avranno la possibilità coi loro legali di respingere le accuse già nel corso dell’udienza preliminare che dovrà essere fissata.