La battaglia dei sindaci dell'Alta Valle: "A fianco della gente per il Morelli"

Sondalo, i primi cittadini replicano al Movimento per la Rinascita: "Non abbandoniamo la battaglia per salvare l’ospedale"

L'ospedale Morelli di Sondalo

L'ospedale Morelli di Sondalo

Sondalo (Sondrio), 26 giugno 2022 - I sindaci dell’Alta Valle continuano la loro battaglia al fianco della gente… per il Morelli. Se il Movimento si ferma, i sindaci non demordono sull’autonomia. Ecco, in estrema sintesi, il contenuto della missiva che i primi cittadini dell’Alta Valtellina vogliono condividere con la popolazione all’indomani della presa di posizione del Movimento Morelli Autonono che si è sentito "tradito" dai sindaci stessi, "rei" di aver spedito in Regione una missiva nella quale indicavano altre soluzioni per il Morelli oltre alla costituzione di una nuova ASST alta Valle (l’unica ipotesi presa invece in considerazione dal movimento).

"I sindaci dell’Alta Valle sin dalla presentazione del piano di riqualificazione della rete ospedaliera provinciale, redatto nel 2019 dal Politecnico di Milano, hanno anteposto la tutela della salute dei cittadini, schierandosi contro quel documento - ricordano i primi cittadini dell’Alta Valtellina -, anche con il prezioso contributo di una persona che oggi fa parte del Movimento. Durante l’emergenza Covid 19, periodo nel quale l’ospedale Morelli era stato destinato unicamente alla gestione della pandemia arrestando in toto l’attività ambulatoriale e chirurgica con il trasferimento presso l’ospedale di Sondrio delle tre alte specialità, i sindaci hanno intrapreso tutte le azioni necessarie a far sì che l’ospedale sondalino tornasse ad essere sede delle 3 alte specialità. Cosa poi avvenuta da agosto 2021".

"Tuttavia, persistono, ormai da troppo tempo grandi criticità: attività chirurgica - continua lo scritto - ridotta ai minimi termini, liste d’attesa inaccettabili, drammatica carenza di personale medico e infermieristico (in 3 anni si sono persi più di 100 medici e infermieri) che ha portato all’esternalizzazione di alcuni servizi che spesso danno risposte sanitarie carenti ed inadeguate, posti letto ridotti. Abbiamo portato a conoscenza di tutte le istituzioni competenti in materia i molteplici problemi che si riscontrano al Morelli e che hanno generato sfiducia e preoccupazione nella gente, come testimonia la raccolta delle oltre 21mila firme, chiedendo in tutti modi di trovare delle soluzioni concrete in tempi brevi… Tramite qualificati professionisti abbiamo lavorato ad un progetto che potesse valorizzare e rilanciare il Morelli, attraverso una gestione autonoma che passasse dall’istituzione di una Fondazione pubblico-privata. Nel contempo, vista l’azione del Movimento, abbiamo condiviso le preoccupazioni espresse nel loro documento, nel quale si chiedeva, al pari dei sindaci, l’autonomia del Morelli, tramite la costituzione di una ASST dell’Alta Valle".