Un piano per mettere in sicurezza il passo dello Spluga

Il presidente della Comunità montana Davide Trussoni chiede i fondi per i paravalanghe

Il passo dello Spluga ricoperto di neve

Il passo dello Spluga ricoperto di neve

Madesimo (Sondrio) -  L’obiettivo è riuscire a garantire, prima o poi, l’apertura del passo dello Spluga anche durante l’inverno, ma per ora a Madesimo si dovranno accontentare di mettere in sicurezza, con l’aiuto di Regione Lombardia, la Statale 36 nel tratto che da Pianazzo sale alla località Montespluga. Il progetto esecutivo c’è già e nei giorni scorsi la Comunità montana presieduta da Davide Trussoni ha scritto al Pirellone per chiedere di mettere a disposizione i fondi necessari.

Per scongiurare i rischi legati alle valanghe sono necessari almeno 2 milioni di euro: 450mila euro per sistemare le protezioni sul versante di Teggiate, altri due da mezzo milione l’uno a Caurga e Acqua Rosse e un altro intervento, infine, da 300mila euro. In questo modo verrebbe garantita ai turisti la possibilità di poter raggiungere tutto l’anno le piste di Montespluga, con un notevole ritorno economico per tutti gli operatori.

Se n’è parlato anche nel corso di un incontro in Prefettura alla presenza di Anas e del Nucleo operativo valanghe nel corso del quale è emersa la necessità di intervenire con urgenza nella zona del Pizzo Mater, ad altissimo rischio di distacco valanghe. Fortunatamente nel corso dell’ultimo inverno la neve è stata scarsa e gli accumuli non destano preoccupazione, ma secondo i tecnici della Regione il versante della montagna è considerato ad altissimo rischio.

In programma ci sono lavori per oltre un milione di euro con il cantiere che potrebbe partire già nelle prossime settimane per completare l’opera entro il prossimo inverno.