Sequestro di persona ed estorsione, tre arrestati

A Marghera due donne e un uomo tutti di nazionalità cinese fermati dalla Polizia di Venezia

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La telefonata che l’ha salvata è arrivata da Como. Per la precisione dagli uffici della Squadra Mobile di Como, dove poco prima si era presentata una sua amica, temendo che le fosse accaduto qualcosa e chiedendo aiuto. E’ stata questa la premessa che ha portato alla liberazione di una ragazza cinese, sequestrata da tre connazionali, due donne e un uomo, che sono stati arrestati dalla polizia di Marghera. All’origine del sequestro, ci sarebbe una sorta di truffa, legata ad acquisti on line di accessori di marca, ma le reali circostanze devono ancora essere chiarite dalle indagini, che sono solo all’inizio.

Quello che è certo, è che la giovane cinese, a sua volta vittima di truffa, ma colpevolizzata per aver fatto da tramite ai suoi connazionali, è stata prelevata e trattenuta con la forza. I tre hanno poi chiamato in Cina la madre della ragazza, minacciandola di ritorsioni sulla figlia se la famiglia non avesse risarcito il danno che ritenevano di aver patito. Ma la donna dalla Cina ha chiamato l’amica, una studentessa che vive a Como con il fidanzato, e che subito si è rivolta alla polizia. Il rintraccio dei telefoni dell’ostaggio e del ricattatore, ha consentito di localizzare la banda nella zona di Marghera, dove la polizia di Venezia li ha trovati e fermati proprio nel momento in cui i tre sequestratori stavano cercando di trasferire la ragazza a Milano, non si sa bene con quali intenzioni. Sono stati arrestati in flagranza di reato per sequestro di persona e tentata estorsione, avviando le indagini per meglio chiarire cosa li abbia spinti a organizzare il rapimento della giovane: si tratta di una donna residente a Marghera, una di Padova e un uomo residente a Bologna, tutti di origine cinese. Pa.Pi.