Sequestrati 40 chili di droga In cella maestro di snowboard

Castello dell’Acqua, blitz al termine delle indagini dei carabinieri del Norm. Vicino a un casolare un appezzamento per la coltivazione della marijuana

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di Michele Pusterla

Prosegue con efficacia l’azione di contrasto dei Carabinieri di Sondrio alla produzione e al traffico di stupefacenti. Nella giornata di martedì 9 agosto - come anticipato da “Il Giorno“ nell’edizione di ieri - i Carabinieri della Compagnia di Sondrio, guidata dal maggiore Nicola Saverio Leone, hanno tratto in arresto un sondriese di 39 anni, Simone Manzocchi, sorpreso con un’ingentissima quantità di hashish e marijuana che egli stesso, secondo le indagini, aveva coltivato, conservato e confezionato. Manzocchi, istruttore di snowboard e preparatore di parchi per la pratica dello skate, era un insospettabile.

L’attività svolta con grande discrezione nella zona boschiva di Castello dell’Acqua, da parte dei militari della Sezione Operativa della Compagnia di Sondrio ha permesso, dopo mirate ricerche, di localizzare un casolare sulle alpi Orobie nelle cui vicinanze era presente una coltivazione di diverse piante di canapa. Nella mattinata di martedì è stata quindi eseguita una perquisizione a seguito della quale i Carabinieri dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Sondrio hanno rinvenuto circa 4 chilogrammi di infiorescenze di marijuana, oltre 36 chilogrammi tra trinciato e residui di steli e piante di canapa - pronti per la commercializzazione - 90 grammi di hashish e tutto un complesso di materiali utili sia alla coltivazione (serra artigianale, lampada alogena e sistema di ventilazione) sia alla produzione (una pressa per produrre olii e resine di canapa), sia al confezionamento (bilancino elettronico di precisione, macchinetta plastificatrice e bustine in cellophane).

"Non sono uno spacciatore. La sostanza serve a me", si era difesa l’altro giorno quando è stato fermato, prima di essere condotto in carcere su disposizione del magistrato di turno della Procura sondriese. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro mentre il 39enne è stato arrestato e condotto nel carcere di Sondrio.

"Si ritiene - spiega il maggiore Leone che ha guidato il suo pool investigativo in un’altra brillante operazione - che l’ingente quantità di droga rinvenuta fosse destinata ad essere immessa nel territorio della Valtellina per la vendita illegale al dettaglio, con tutte le nefaste conseguenze che il consumo di essa avrebbe avuto nelle persone che l’avrebbero acquistata. Il sequestro operato costituisce quindi un duro colpo a tale canale". "L’interrogatorio di convalida è in programma per domani giovedì - si limita a dire l’avvocato di fiducia Michele Diasio - e non so ancora nulla, al momento, non avendo le carte dell’indagine".