Sondrio, scuole sotto la lente: dopo i crolli, ispezioni in tutte le strutture

Intonaco del soffitto caduto a Verceia e odissea per i bambini a Chiavenna: scongiurate nuove chiusure

Controlli nelle scuole in Valtellina

Controlli nelle scuole in Valtellina

Sondrio, 29 novembre 2018 - I plessi scolastici della Provincia di Sondrio sembrerebbero essere tutti sicuri: questo quanto emerso dai primi risultati relativi all’indagine, condotta dalla prefettura di Sondrio, in merito all’agibilità delle scuole di Valtellina e Valchiavenna. Nei giorni scorsi, il Prefetto di Sondrio, Giuseppe Mario Scalia, in seguito al crollo di un metro quadro di intonaco avvenuto, giovedì scorso, nella scuola materna di Verceia, aveva reso pubblica la richiesta – inoltrata già il 20 ottobre – di ottenere i certificati di agibilità di tutti gli istituti.

Da quanto emerso fino ad ora sembrerebbe che non sussistano casi critici, tali da dover supporre la chiusura di uno o più plessi scolastici. In alcuni edifici sarebbero emerse alcune problematiche e, le autorità competenti, in questi giorni stanno portando avanti le opportune verifiche ma la situazione complessiva sembrerebbe essere sotto controllo. Improvabile, quindi, che si verifichino problemi analoghi a quello avvenuto a Verceia dove l’incidente ha causato il coinvolgimento, fortunatamente marginale, di due alunne. Ancora da accertare le cause che hanno portato al crollo di una porzione del soffitto – l’edificio è ancora posto sotto il sequestro del Pubblico ministero – ma, quasi certamente, il cedimento dell’intonaco andrebbe ricondotto alla tipologia di costruzione adoperata nella struttura, risalente agli anni ’80: tra il soffitto ed il tetto, infatti, nello spazio vuoto tra una trave e l’altra, si viene a creare un’intercapedine fredda e, a causa dello sbalzo termico causato dall’ambiente sottostante, che invece viene riscaldato, può capitare che si verifichino dei cedimenti come quello accaduto. Difficile prevedere quanto successo, come ha sottolineato nei gironi scorsi lo stesso sindaco di Verceia, Flavio Oregioni che, nelle ore successive al crollo, aveva ribadito l’attenzione da parte dell’amministrazione comunale nell’effettuare, annualmente, i dovuti controlli e le eventuali opere di manutenzione necessarie. Mentre, per ora, non è ancora possibile individuare una data per il rientro dei bambini di Verceia nella loro scuola è ormai prossima alla conclusione l’odissea degli alunni della primaria di Chiavenna ospiti, in seguito al crollo del tetto dell’edificio il 14 dicembre 2017, delle aule del vicino «Crotto Caurga».

I lavori – partiti lo scorso 25 giugno, grazie ad uno stanziamento straordinario di 400mila euro - di rifacimento del tetto della scuola avrebbero dovuto concludersi entro l’inizio del nuovo anno scolastico ma le tempistiche erano state allungate a causa di alcune modifiche al progetto originale. Per garantire una maggiore sicurezza l’amministrazione comunale aveva infatti deciso di effettuare anche una cappa aggiuntiva in calcestruzzo all’ultima soletta – quella immediatamente sottostante al tetto – e, il nuovo intervento, ultimato nelle scorse settimane, ha ovviamente allungato leggermente i tempi di realizzazione dell’opera. Tempistiche ulteriormente dilatate – pur rimanendo nel complesso molto contenute, anche con i ritardi l’edificio sarà nuovamente agibile, giorno più, giorno meno, allo scadere dei 12 mesi dal crollo - dalla decisione presa dall’amministrazione di realizzare, dato il cantiere già avviato, anche i lavori necessari al miglioramento dell’impianto di riscaldamento.