Valtellina, l'ex primario Pradella: "L’eliambulanza non salva la sanità"

Il Comitato cittadini: l’ospedale Morelli di Sondalo non deve essere depotenziato a favore di altri

Il medico Giuliano Pradella

Il medico Giuliano Pradella

Sondalo, 16 febbraio 2020 -  Il “Comitato per la difesa della sanità di montagna”, dopo aver bocciato il piano di riorganizzazione ospedaliera presentato dal Politecnico di Milano punta il dito sulla gestione dell’emergenza urgenza nel caso in cui il nosocomio di Sondalo dovesse venire depotenziato a favore dell’ospedale di Sondrio, come sembrerebbe proporre l’università milanese. A sottolinearlo il medico Giuliano Pradella, referente della componente scientifica del Comitato che ha elaborato una contro proposta – che porta il suo nome - rispetto al piano del Politecnico.

«La proposta presentata dai tecnici milanesi – commenta Pradella – non prende minimamente in considerazione l’ospedale di Gravedona, che pure è un punto di riferimento importantissimo nella gestione delle emergenze urgenze". Pradella - inventore del sistema di emergenza urgenza per la provincia di Sondrio - oggi è decisamente critico verso un servizio che negli anni è andato "qualitativamente peggiorando", come lui stesso ha sottolineato - i due punti di riferimento per la gestione delle emergenze urgenze nel territorio dell’Ats della Montagna devono essere i nosocomi di Sondalo e di Gravedona.

Il piano del Politecnico, al contrario, non sembrerebbe prendere in considerazione l’ospedale lariano e, al contempo, proporrebbe un forte accentramento delle competenze sul presidio del capoluogo provinciale. Nella visione di Pradella, infatti, Sondrio risulta essere centrale solamente dal punto di vista geografico: con al proprio attivo oltre 3 milioni di presenze turistiche annue l’Alta Valtellina sposterebbe, infatti, il baricentro di interesse verso il Morelli di Sondalo mentre Gravedona, con i recenti miglioramenti delle infrastrutture, si verrebbe a trovare ad una distanza ragionevole dall’area di Sondrio.

"Non possiamo basare il servizio di emergenza urgenza sugli elicotteri – aggiunge Pradella –. Le eliambulanze non possono volare per buona parte dell’anno, quindi dobbiamo avere un efficiente servizio di trasporto a terra. Da Tirano verso l’Alta Valle i tempi di percorrenza sono molto lunghi e, per i cittadini di Bormio e Livigno, l’ospedale di Sondrio è troppo lontano".