Rischio valanghe, nel weekend vietati fuori pista e ciaspolate in Valtellina

Allarme per i numerosi incidenti sulle piste da sci

La polizia prepara un soccorso (Foto Castellani)

La polizia prepara un soccorso (Foto Castellani)

Bormio, 12 gennaio 2019 - Nel fine settimana fuori pista e ciaspolate assolutamente vietati sulle Alpi lombarde per l'elevato rischio valanghe. È quanto emerge dall'ultimo bollettino emesso oggi in serata dal Centro regionale nivometo dell'Arpa Lombardia con sede a Bormio (Sondrio). Gli esperti spiegano che, in particolare sulle Alpi Retiche, l'indice del pericolo è nel weekend "3 marcato", su una scala di valori che prevede cinque gradini.

Nei pendii è possibile la caduta di una valanga anche con un debole sovraccarico, ossia con il passaggio di un solo sci-alpinista. Sicuri, invece, i tracciati delle ski-aree perché costantemente monitorati dagli addetti degli impianti di risalita. Sulle strade di Valtellina e Valchiavenna, invece, c'è l'allarme-ghiaccio per il brusco abbassamento delle temperature, soprattutto nelle ore serali e notturne. La provincia più a nord della Lombardia è sferzata da venti polari. 

E c'è anche l'allarme per i numerosi incidenti sulle piste da sci. Le cause? Piste affrontate senza il necessario grado di preparazione anche da parte di bambini non affidati dai genitori ai maestri di sci, cadute dovute a manovre spericolate, scontri fra sciatori per condotte vietate anche dalla segnaletica proprio come avviene sulle strade, eccessiva velocità e malori dovuti al freddo pungente che colpisce di più quando si inforcano gli sci dopo aver mangiato troppo a casa o nei rifugi alpini con magari eccessive bevute. Sono tante le cause degli incidenti sulla neve e, nel monitoraggio tenuto dalla questura di Sondrio guidata da Gerardo Acquaviva, reso noto dall'ufficio Squadra Volante a cui  appartengono i 17 poliziotti-sciatori in servizio tutti i giorni dalle 9 alle 17 nei comprensori sciistici di Aprica, Bormio, Chiesa in Valmalenco, Livigno e Madesimo, emergono dati allarmanti. Dal 6 dicembre al 6 gennaio gli agenti, in servizio almeno tre per turno, con dotazione di casco, toboga e motoslitta per garantire i primi soccorsi in attesa dell'arrivo del personale di Areu 118, hanno effettuato 564 interventi. Ecco la suddivisione per tipologia di incidente: 427 soccorsi per cadute in pista, 106 per scontri fra sciatori, 24 per malori e 7, infine, per turisti che con gli sci sono finiti contro una pianta o un pilone o un supporto degli impianti di risalita