Risarcirà i carabinieri intervenuti per evitare processo per oltraggio

SONDRIO

Il giovane Mauricio Pedro Pavioni, 26 anni, nato in Brasile e residente a Samolaco, già conosciuto alle forze dell’ordine per diverse ipotesi di reato, nello scorso settembre si era reso protagonista di un violento episodio all’interno del Tribunale di Sondrio, venendo arrestato non con poca fatica dopo avere aggredito due guardie giurate dell’Istituto di Sondrio di vigilanza e un carabiniere in borghese in servizio a Palazzo di giustizia. Si era visto convalidare l’arresto da parte del gip Antonio De Rosa che ha disposto la scarcerazione, dopo alcuni giorni di detenzione, applicando a suo carico la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Samolaco.

Ne risponderà a fine settembre. Ieri il valchiavennasco è ricomparso a Palazzo di giustizia e, assistito dal suo avvocato di fiducia Gianfranco Conforti del Foro di Sondrio, e nell’udienza davanti al giudice Carlo Camnasio ha assicurato la volontà di risarcire i carabinieri per l’oltraggio commesso nell’estate di un anno fa all’interno di Iperal a Prata Camportaccio. Così scatterà l’estinzione del reato. L’udienza aggiornata dunque a febbraio.

Per l’episodio del Tribunale quando Pavioni entrò con fare energico con la pretesa di riavere il suo porto d’armi che gli sarebbe stato ritirato in precedenza dalla questura del capoluogo il suo legale ha avanzato richiesta di ammissione alla messa alla prova. Se ne riparlerà più avanti. Sta di fatto che si scatenò un gran parapiglia e il carabiniere in borghese, intervenuto per portarlo a più miti consigli, ci andò pure lui di mezzo e vennero chiamate pattuglie delle forze dell’ordine per fare tornare la calma.

Michele Pusterla