Addio Sozzani, simbolo del grande turismo della Valtellina

Sondrio, per tanti amici era il “Tato“, aveva 88 anni e continuava ancora la sua lunga carriera di albergatore di prestigio

Renato Sozzani aveva 88 anni

Renato Sozzani aveva 88 anni

Sondrio - Se n’è andato Renato Sozzani, per i tanti amici il “Tato”, un mito del turismo valtellinese, dell’ospitalità e della cucina. Era nato in provincia di Pavia, ma valtellinese più che di adozione. Aveva 88 anni e continuava ancora la sua lunga carriera di albergatore di grande prestigio. Ripercorrendo la sua storia lo troviamo “patron” di alberghi come l’Hotel Bagni Nuovi di Bormio, come il Gran Hotel Malenco di Chiesa. Ma la sua storia è legata soprattutto all’Hotel Posta, sulla piazza Garibaldi nel cuore della città, uno dei simboli di Sondrio. Era venuto dalla gavetta. Suo padre, uomo rude e severo della “Bassa” lo aveva mandato, ancora poco più che ragazzino in Svizzera a fare lo sguattero, il lavapiatti in prestigiosi alberghi della Confederazione. Fu la sua scuola e quando, ancora giovane scelse la Valtellina si fece subito notare per la sua abilità nella conduzione di alberghi come il “Bagni Nuovi”.

Subentrò, negli anni Sessanta alla conduzione dell’Hotel Posta di Sondrio dopo averlo rilevato dalla famiglia Villani. Il “Posta” diventò subito noto tra i turisti e pure tra gli amanti della buona cucina, in particolare dei piatti della tradizione locale. Fu un antesignano del “Kilometro zero”. Famoso era il suo “Risotto al Sassella”, una combinazione riuscitissima tra il riso della sua “Bassa” e quello del prestigioso vino del suo nuovo amore, la Valtellina. Arrivava in sala spingendo il carrello con quella delizia dei piatti fumanti. Lui era sempre cortese e sorridente. Il sorriso è stato uno delle grazie del suo successo. Forse qualcuno ricorda ancora le litigate, con urla che si sentivano fino in sala, con il suo famoso cuoco Carlo Ortelli. Poi la lite finiva, i due tornavano come se nulla fosse successo e il carrello portava in sala grandi sapori. Sozzani che ha avuto un fratello sindaco di Sondalo, è stato protagonista anche nella vita pubblica: per anni nel consiglio d’amministrazione della Banca Popolare di Sondrio. Sozzani ha sempre accolto con gentilezza estrema e spirito collaborativo anche i giornalisti in particolare quelli che salirono in Valtellina nell’estate del 1987 per la famosa e terribile alluvione. Nel 1974 è stato tra i soci fondatori della rappresentanza che ha istituito l’Unione del Commercio a Sondrio, nata sulle "ceneri" dell’Associazioni Commercianti.

Dal 2009 era presidente onorario sia dell’Unione del Commercio e del Turismo, dal 2008 di Federalberghi Sondrio e presidente dei garanti dell’Unione. Loretta Credaro, presidente dell’Unione del Commercio di Sondrio, a nome anche del direttore Enzo Ceciliani e dei collaboratori ha rivolto "alla moglie Iole e alle figlie Adriana e Paola la sua personale vicinanza in questo momento di dolore per la perdita di un uomo che non è stato solo e semplicemente un imprenditore, ma una figura emblematica della nostra Valle e che pertanto resterà per sempre negli annali della nostra storia".