Quando la pelliccia in Italia si chiamava solo Annabella

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di Manuela Marziani

Turisti che si scattavano foto davanti al negozio all’epoca sotto i portici di palazzo Demetrio e un nome, Annabella, legato indissolubilmente a Pavia. Dietro a quella fama e ai manifesti che si vedevano ovunque c’era un imprenditore, Giuliano Ravizza che a trent’anni dalla morte (l’anniversario ricorre domani) sarà ricordato con un docufilm. Un modo per rendere omaggio a chi, alla guida della sua azienda Annabella, rese popolare la pelliccia sul mercato dell’abbigliamento italiano e internazionale trasformandola in un lusso accessibile. Il documentario racconterà l’uomo e il manager amico di tanti personaggi famosi come Mike Bongiorno, Sophia Loren e Alain Delon, ma soprattutto la persona innamorata della sua città che aveva dato tanto allo sport contribuendo a far crescere il basket e il calcio pavese.

"Ogni giorno – ha detto Riccardo Ravizza che insieme ai fratelli Simonetta e Ruggero ha raccolto l’eredità paterna –, passeggiando per Pavia, incontro persone che mi parlano di mio padre. Ha lasciato un ricordo indelebile in tanti. Papà ha sempre amato profondamente Pavia e la sua gente. Tra l’altro ha avuto spesso anche l’intuizione di promuovere iniziative innovative, come quando lanciò le biciclette di Annabella per muoversi nel centro storico di Pavia: una sorta di ‘bike sharing’ anticipato. Abbiamo pensato di realizzare un documento filmato che potesse farlo conoscere meglio anche ai suoi nipoti e ai giovani che non hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Per chi invece è più avanti negli anni, e sa cosa ha rappresentato papà per Pavia e che legame profondissimo aveva con la città, sarà emozionante rivederlo in immagini che riporteranno anche a quegli anni pieni di entusiasmo e speranza". Al docufilm sta lavorando Didi Gnocchi con la 3D Produzioni specializzata in documentari.