"Sì, ospiterò i profughi", bufera su un albergatore: i suoi colleghi insorgono

Bormio, lui non desiste: così pagherò l’affitto di Michele Pusterla

Carlo Montini  70 anni, titolare dell’Hotel Stella

Carlo Montini 70 anni, titolare dell’Hotel Stella

Bormio, 20 aprile 2015 - "Non è possibile che una località turistica come Bormio sia invasa da immigrati che non faranno altro che allontanare ancora di più i potenziali villeggianti. Abbiamo imboccato una strada di declino che sembra inarrestabile...». È rivolta, nella perla turistica dell’Alta Valtellina, tra alcuni commercianti della centralissima via Roma, quella dello shopping, per l’inaspettato arrivo nelle ultime ore di un gruppetto di migranti, alloggiati in un piccolo albergo del centro. Del resto, proprio pochi giorni fa la Prefettura di Sondrio aveva convocato un vertice con sindaci, rappresentanti di Comunità Montane, addetti di enti caritatevoli come Caritas diocesana e funzionari delle forze dell’ordine per valutare i passi da compiere al fine di fronteggiare al meglio la nuova emergenza con il calcolato arrivo, nell’arco delle prossime settimane, di complessive 400 unità di stranieri in fuga dai Paesi d’origine, sempre distillati a piccoli gruppi ogni 24-48 ore.

«Il gestore dell’albergo Stella in via Roma a Bormio - ha fatto sapere agli amici tramite la sua pagina Facebook il commerciante Marco Majori - ha dato disponibilità nell’accogliere immigrati. Sono d’accordo nell’accoglierli, ma non in un centro storico e commerciale di un paese che vive di turismo . Se ami Bormio e il suo futuro fai girare questa mail e uniamoci!!!”» «Non si tratta di essere razzisti - aggiunge Cleo, titolare della boutique “Sole Moda” - ma realisti: queste presenze terranno alla larga, nei prossimi mesi estivi, i vacanzieri che già non ne possono più di tutti gli extracomunitari che vivono nelle loro città». Concorda il titolare del bar Contea, Enrico Pozzi: «Tante attività stanno chiudendo per la crisi, ma si trovano i soldi per mantenere in albergo, a nostre spese, i profughi». «Da mesi - dichiara Carlo Montini, 70 anni, che guida l’hotel Stella, 3 stelle - non sono in grado di pagare l’affitto ai fratelli Canclini, ai quali più volte ho chiesto inutilmente di abbassarmi la richiesta di 5 mila euro più Iva. Ora spero di risollevare le mie finanze: turisti non ne arrivano e quando giovedì sono stato contattato, via mail, dalla Prefettura per una mia eventuale disponibilità ho detto sì ai funzionari che mi hanno interpellato».

«Il giorno successivo - prosegue Montini, sorridente dietro il bancone della reception - mi hanno convocato a Sondrio per un colloquio e sabato sono giunti i primi 3 giovani del Bangladesh, provenienti da Milano, e oggi (domenica per chi legge: ndr) due del Gambia e altrettanti dell’Eritrea, sempre provenienti da centri del capoluogo lombardo ora al collasso. In Prefettura mi hanno detto che mi verrà corriposta una somma di 35 euro a persona al giorno, a pensione completa, di cui due euro e mezzo devo darli io a ogni ospite tutti i giorni. La Prefettura mi ha fatto sapere che, entro 10 giorni, mi riempiranno l’albergo: sono in grado di ospitare sino a 45 migranti».