Agenti costretti a pagarsi la divisa: la protesta del sindacato di polizia

"A Sondrio mancano specialmente cinturoni e cappelli"

Polizia

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Sondrio, 21 aprile 2017 -  La divisa avrà pure il suo fascino ma ha anche un prezzo. Una spesa che, in molti casi, è ad appannaggio degli stessi agenti che devono provvedere di tasca propria all’acquisto del vestiario di servizio. «In base a una direttiva del Dipartimento centrale - spiegano dalla segreteria provinciale del Sindacato autonomo di polizia (Sap) - la divisa operativa per essere distribuita agli agenti, deve essere completa in tutte le sue parti ma, qui a Sondrio, mancano cinturoni e cappellini. I colleghi, specie coloro che di recente svolgono servizi operativi, si ritrovano praticamente senza divisa e, per svolgere servizio in maniera decorosa, sono costretti ad acquistarla presso un negozio militare, spendendo non pochi soldi». Ma i numeri, o meglio le cifre, non mentono. «La nostra non è una lamentela infondata - proseguono dal sindacato -. Nel 1992 la Polizia di Stato aveva come risorse per il vestiario l’equivalente attuale di 90 milioni di euro mentre dal 2014 siamo scesi a 15,8. Inoltre, laddove il vestiario venga fornito, viene comunque distribuito nella quantità minima essenziale: un pantalone, due polo e un paio di calzature. Il resto occorre comprarlo di tasca propria, oppure rassegnarsi a portare la divisa sporca. Per alleviare il problema anche quest’anno il Sap ha stipulato una convenzione con un produttore in modo che gli iscritti al sindacato possano acquistare le polo della divisa pagandole meno di quanto potrebbero fare in un negozio militare anche se, il vero rammarico, è non sentirsi supportati sufficientemente dallo Stato per cui presta servizio». Dalle parole ai fatti. «Nei giorni scorsi abbiamo segnalato la problematica a chi di dovere – concludono - e speriamo in bene».