L'Accademia del pizzocchero di Teglio bacchetta i bormini dopo il record in piazza

La diatriba dopo il mega pranzo organizzato in alta Valtellina a difesa della ricetta

La festa in piazza

La festa in piazza

Bormio (Sondrio), 5 settembre 2017 - Una folla di buongustai ha letteralmente invaso la scorsa domenica le vie del centro storico di Bormio che, in occasione della seconda edizione della «Pizzoccherata più lunga d’Italia», si è trasformato in un enorme ristorante a cielo aperto, attraversato com’era da una sola grandissima tavolata allestita lungo Piazza del Kuerc, via Roma, via De Simoni.  Un evento collettivo di vasta portata che non ha fatto altro che confermare i numeri da record preannunciati alla vigilia, registrando il tutto esaurito: 3.024 i commensali riuniti attorno al succulento banchetto a base di 800 kg di pizzoccheri, per il quale sono stati impegnati circa 250 volontari, oltre ai 27 ristoratori di Bormio e valli aderenti all’iniziativa.

Cifre che non possono che inorgoglire gli organizzatori della riuscitissima giornata, come ci spiega Simone Schiantarelli, presidente dell’associazione «I Reparti di Bormio», nata nel 1998 proprio con lo scopo di organizzare e gestire durante l’anno le principali manifestazioni cittadine, nonché di promuovere e tramandare le antiche tradizioni locali: «Siamo tutti molto soddisfatti per l’esito dell’evento, che ha riscosso l’interesse di tantissime persone: rispetto alle circa 1.200 presenze registrate lo scorso anno, i partecipanti si sono triplicati in questa seconda edizione, il che ha richiesto da parte nostra uno schieramento di forze ed esperienze maggiori. La realizzazione della pizzoccherata ha difatti previsto un intenso ma ripagato lavoro, dovuto anche ad una «mise en place» studiata in ogni minimo dettaglio per rendere memorabile l’evento».

Stando alle stime degli organizzatori al sold out hanno contribuito in maniera equilibrata tanto i residenti, quanto i turisti, italiani ma anche stranieri, come i ciclisti belgi, olandesi e statunitensi che hanno partecipato con grande divertimento, immortalando i momenti clou con foto e video diffusi quindi fin oltreoceano. La folla di astanti ha preso parte anche all’animazione che ha fatto seguito allo spazio enogastronomico, con intrattenimenti per grandi e piccini. Racconta ancora Schiantarelli: «In particolare abbiamo voluto recuperare dei filarmonicisti, con l’idea che il suono di questo strumento si sposasse perfettamente con lo spirito della giornata. Durante e dopo il pranzo, così, l’intero percorso è stato accompagnato dalle performance di musicisti, capaci di creare un’atmosfera del tutto unica». Una stoccatina  arriva però da Teglio. L’Accademia del pizzocchero, «al fine di non tradire la propria missione e, sostanzialmente, la propria ragion d’essere, non può esimersi dallo stigmatizzare le immagini che stanno circolando relativamente a ingredienti e preparazione dei pizzoccheri nella manifestazione bormina che, in alcuni casi, non rispettano la ricetta originale». Nulla da dire invece sulla data, concomitante con il Pizzocchero d’oro tellino.