Il cantiere procede con l’aiuto dell’elicottero che trasporta uno dei piloni
Sondrio - Il super Puma ha posato il primo pilone del ponte sulle Cassandre. Con la posa del primo dei due piloni, quello sul lato della frazione di Mossini in località Maioni, mediante l’ausilio di un potente elicottero proveniente dall’Austria è incominciata nei giorni scorsi la spettacolare operazione di posa in opera dei basamenti della passarella sulle Cassandre, un’opera fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Sondrio e che è stata uno dei fiori all’occhiello della campagna elettorale del 2018. Nei prossimi giorni, mediante un’autogru, verrà posizionato il secondo basamento sul versante della frazione di Ponchiera. E a seguire verranno montati i cavi e tutta la struttura. Il nuovo ponte, inserito nel contesto della Via dei Terrazzamenti, sarà ciclopedonale, misurerà 146 metri di lunghezza e ben 3 di larghezza e sarà terminato entro la fine di luglio. I fruitori si troveranno a passare su una struttura che, nel punto più alto, è sospesa ad un’altezza di 100 metri sopra il torrente Mallero. Da brividi. La passerella è stata finanziata da Regione Lombardia, Provincia di Sondrio e Fondazione Cariplo con 1,5 milioni. Un’opera bellissima che avrà un duplice obiettivo: da una parte potrà servire a sviluppare l’appeal turistico di questa zona del Sondriese e, dall’altra, permetterà di unire le due frazioni di Ponchiera e Mossini.
«E’ stata una giornata importante – dice Andrea Massera, assessore Lavori Pubblici del Comune di Sondrio – in cui è stato posto il primo pilone sul lato di Mossini, in località Maioni, grazie all’aiuto di un elicottero particolare e che opera in questi cantieri con carichi pesanti. Il secondo pilone, sul lato Ponchiera, verrà invece posto in essere nei prossimi giorni con l’ausilio delle autogru. La costruzione della passerella sulle Cassandre entra così nel vivo, dopo l’importantissima prima fase, quella per intenderci in cui sono state poste le fondazioni. L’impalcato (in acciaio Corten) verrà posizionato con una teleferica e la passerella si comporrà pezzo dopo pezzo, uno alla volta". Fulvio D’Eri