Livigno, manca ancora il pediatra: Ats mette una "pezza"

Le famiglie del Piccolo Tibet potranno far seguire i propri figli da un dottore di Medicina generale rivolgendosi agli sportelli dell’Asst

Alessia Galli, assessore comunale e la dottoressa Teresa De Michele

Alessia Galli, assessore comunale e la dottoressa Teresa De Michele

Livigno (Sondrio), 14 febbraio 2020 - «Non sono sparita nel nulla senza avvisare, ho inviato regolarmente il certificato di malattia e comunicato all’Ats la mia assenza, ma per un disguido tecnico, pare, le mi email di posta certificata non sono giunte al mittente. Ora abbiamo chiarito la situazione, sia io che l’Ats della Montagna ci stiamo attivando per trovare una sostituzione". La dottoressa Teresa De Michele, pediatra assegnata come titolare a Livigno il 4 febbraio scorso, chiarisce quello che è accaduto nei giorni scorsi, quando i genitori del piccolo Tibet hanno segnalato al Comune e non solo l’assenza della dottoressa, che sembrava non si riuscisse a rintracciare in nessun modo. "Ho cambiato numero di telefono e ho provveduto a comunicare quello nuovo all’Ats, ma così come il resto della comunicazione non è arrivata – spiega la dottoressa De Michele -. Si è trattato solo di un disguido tecnico, che ora è stato chiarito. Purtroppo ho problemi di salute e sono dovuta tornare a Napoli, forse dovrò essere sottoposta ad un intervento. Mi dispiace molto perché mi sono subito trovata bene con i piccoli pazienti e i loro genitori, si è instaurato un bel rapporto e mi sono resa disponibile anche a visitare i bambini senza appuntamento o fuori dall’orario di ambulatorio. La mia intenzione è quella di tornare a Livigno non appena mi sarò rimessa, fare la pediatra di base è la mia passione e ho deciso di affrontare anche qualche sacrificio pur di poter svolgere la professione".

Essere assegnati al piccolo Tibet certamente non è molto semplice per un medico che vive tanto lontano. "Più che altro ho dovuto, come detto, fare i conti con alcuni disagi – racconta De Michele – perché nel periodo in cui sono rimasta a Livigno ho vissuto in albergo (a sue spese, ndr.) con una neonata. Ho infatti una bimba di appena 5 mesi, e la sistemazione non era delle migliori. Inizialmente mi era stato proposto un alloggio all’interno della Casa della sanità, quindi attaccata all’ambulatorio, lo stesso appartamento che l’Amministrazione comunale aveva offerto alla dottoressa Marcella Petrone prima di me. Poi, però, sembra si siano resi necessari dei lavori di ristrutturazione piuttosto lunghi, e, non essendoci altri alloggi disponibili, ho dovuto prendere un albergo. Uno stress che probabilmente ha aggravato i miei problemi di salute, e non sono più riuscita a restare a Livigno a fare il lavoro che amo". Intanto, l’Ats ha deciso che, da oggi, le mamme dei bambini di età compresa fra zero e 6 anni potranno scegliere di far seguire i loro piccoli da un medico di medicina generale rivolgendosi agli sportelli Asst. «Stiamo facendo di tutto – questo il commento dalla Direzione strategica – per risolvere nel più breve tempo possibile questa situazione".